Contributi INPS, pensione a queste lavoratrici con due anni di anticipo

Ci sono alcune donne che hanno la possibilità di potere ottenere contributi INPS ed un accesso anticipato alla pensione, vediamo in che modo.

Contributi INPS per queste donne
(Freepik)

Contributi INPS, un argomento che è sempre di grande interesse e che interessa delle specifiche categorie di cittadini. Tra le diverse forme assistenziali concepite dall’Ente per aiutare le persone che più necessitano di un sostegno, ce n’è una in particolare che va assolutamente menzionata.

Si tratta della possibilità per le donne di potere usufruire di un abbuono sui contributi INPS. Le lavoratrici potranno ottenere uno oppure due anni di pensione anticipata rispettando determinati parametri, potendo così ottenere la pensione anticipatamente a seconda dell’accesso disponibile.

Sempre in materia di contributi INPS, è possibile inoltrare apposita richiesta per l’APE Sociale, che nel 2022 accoglierà potenzialmente un numero maggiore di lavoratori. Per chi non lo sapesse, l’APE Sociale è un sostegno statale concepito per fare si che il lavoratore ottenga il requisito richiesto per la pensione di vecchiaia.

Contributi INPS, APE Sociale ed altro

Vi si accede con un minimo di età di almeno 63 anni e con contributi INPS di almeno 30 anni. L’APE Sociale è rivolto a:

  • caregiver;
  • disoccupati;
  • disabili con almeno il 74% di inabilità;
  • lavoratori di professioni usuranti o gravose (quest’ultimi necessitano di 36 anni di contributi, n.d.r.)

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Le lavoratrici, anche in relazione al montante contributivo qualora abbiano dei figli, potranno ottenere l’APE Sociale. E per ciascun figlio è calcolata una riduzione di un anno dal calcolo dei contributi INPS, fino ad un massimo di due figli e quindi di due anni di sgravio. Per un importo massimo di 1500 euro.

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Nel frattempo, sempre da parte dell’INPS, sono in arrivo novità importanti per i soggetti percettori di Reddito di Cittadinanza. Infatti l’importo percepito di mese in mese potrà essere fortemente soggetto a delle variazioni.

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La cosa è legata ad un ricalcolo che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale effettuerà, già a partire da marzo 2022 e con in realtà un decorso nel calcolo da gennaio di quest’anno.

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