Caduta dei capelli: quando c’è davvero da preoccuparsi?

Caduta dei capelli, quando dobbiamo veramente preoccuparci? Vi sorprenderà sapere che, entro certi limiti, la caduta dei capelli è anche normale

(da pixabay)

Caduta dei capelli: già il nome farà inorridire i più. I capelli infatti sono, nella maggior parte delle volte, il nostro vanto: vederli cadere ci fa prefigurare immagini orrende che ci atterriscono. La cosa ha una predisposizione maggiormente maschile, anche se negli ultimi anni il fenomeno è in aumento anche nella popolazione femminile. Eppure non dobbiamo subito preoccuparci. Entro certi limiti la cosa può essere considerata addirittura normale. Vediamo più da vicino.

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Quando preoccuparsi per la caduta dei capelli

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(da pixabay)

Quali sono i limiti in cui la caduta dei capelli può essere considerata normale e non patologica? Un capelli compie un ciclo che lo porta naturalmente a cadere: tra i cinque e i sei anni tutti i capelli sono caduti e rinnovati da capo. E il ciclo si ripete fino alla morte dell’individuo.

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Preoccupiamoci quando i capelli cadono a ciocche o in gruppi spessi. Dietro una condizione simile potrebbe nascondersi anche una patologia; ma non volendo inoltrarci in campo medico, essendo quella stretta competenza di persone che per far ciò hanno studiato, riferiremo delle altre cause, meno grave. Una delle cause più popolari è il cambio di stagione: nei mesi primaverili e quelli invernali, la caduta si fa più intensa. Questo è dovuto ad una predisposizione genetica, all’alternanza che cambia tra ore di luce e ore di buio.

Altro fattore può sicuramente essere lo stress o forti eventi emotivi: un episodio depressivo, uno schock. Anche alcuni farmaci ci possono portare a perdere i capelli. Non dimentichiamoci anche una certa predisposizione genetica.

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