Alcuni che sono fuoriusciti dal mondo del lavoro e che percepiscono regolare assegno INPS possono incorrere in delle sanzioni molto pesanti.
Assegno INPS a rischio per alcuni pensionati che omettono di fornire una fondamentale dichiarazione. Non si tratta per fortuna del loro assegno INPS mensile, ma c’è una situazione che è più diffusa di quanto si possa pensare, che però può dare adito a delle spiacevoli conseguenze.
In alcuni casi chi va in pensione proprio non vuole saperne di stare a casa senza fare niente. E quindi ecco che alcuni fuoriusciti dal lavoro cercano e trovano un nuovo impiego, regolarmente remunerato pur essendo però più un modo per passare il tempo che di ottenere delle ulteriori entrate.
Fatto sta che, quando ci sono dei guadagni, un pensionato che comincia un nuovo mestiere deve renderne conto all’INPS. In caso di controlli da parte degli ispettori dell’Ente si rischia di incappare in delle multe decisamente salate.
Assegno INPS, un pensionato può perderlo ed essere multato se…
Si parla di ben 2500 euro in alcuni casi, che rappresenta l’importo massimo delle sanzioni qualora ci siano riscontrate irregolarità. Si parla anche di attività lavorative di carattere occasionale. Anche quest’ultime necessitano per forza di cose di una dichiarazione da mandare all’INPS.
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Oltre alle multe il rischio è anche quello di perdere alcuni pagamenti erogati dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. In caso di redditi non dichiarati, risulterà facile che quest’ultimi emergano dopo alcuni controlli.
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E scatteranno così le sanzioni del caso, che il Fisco tra l’altro ha inasprito dal momento che c’è la ferma intenzione di ridurre ai minimi termini l’evasione di chi non paga le tasse. Una professione avviata a titolo autonomo od individuale ma non dichiarata è passabile di omessa dichiarazione.
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Con tasse ed interessi del caso e col 30% di mora da applicare sull’importo massimo imponibile presente. E nel caso di ulteriori sussidi e prestazioni percepiti dall’INPS, questi decadrebbero con effetto immediato a causa del superamento dei limiti reddituali necessari per percepirli.
