Tumore all’utero e menopausa: attenzione a questo sintomo

Tumore all’utero e menopausa sono correlati da uno specifico sintomo, se si manifesta meglio fare subito uno screening. Ecco a cosa bisogna fare attenzione.

Sanguinamento utero
Utero (AdobeStock)

La menopausa è un momento di grande cambiamento nella vita di una donna perché ne segna la fine del ciclo mestruale. Oltre a non avere più le mestruazione, gli ormoni riproduttivi crollano durante la menopausa e molte donne sperimentano una serie di sintomi tra cui vampate di calore, cambiamenti emotivi, seni doloranti.

Tuttavia, molte donne (circa un 10%) che hanno completato il processo della menopausa, emerge un sintomo inaspettato. Gli esperti avvertono che dovrebbe sempre richiedere una valutazione accurata, in quanto potrebbe essere un sintomo del tumore all’utero. Il sintomo a cui prestare attenzione è il sanguinamento post menopausa.

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Sanguinamento post menopausa e tumore all’utero

tumore utero simbolo
Nastro rosa del tumore all’utero (Pixabay)

Se durante la menopausa si verificano, quindi, dei sanguinamenti, bisogna contattare il medico perché è una cosa insolita. La maggior parte delle donne inizia questa fase tra i 45 e i 55 anni e viene formalmente “diagnosticata” come menopausa dopo 12 mesi senza mestruazioni. Tuttavia, secondo la Cleveland Clinic (Stati Uniti), circa il 10% delle donne sopra i 55 anni sperimentano sanguinamenti. Questo non è considerato normale e richiede sempre una valutazione medica. Questo sanguinamento può essere un segno del tumore all’utero, il tipo più comune di cancro riproduttivo.

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Sanguinamento non vuol dire per forza tumore all’utero, e il più delle volte può non essere qualcosa di canceroso. Mentre è importante escludere la possibilità di cancro all’utero, il 90% del sanguinamento che avviene dopo la menopausa è causato da altre condizioni ginecologiche non cancerose. La Cleveland Clinic afferma che la causa più comune sono i polipi endometriali, ovvero crescite non cancerose che possono formarsi sul rivestimento dell’utero. L’atrofia endometriale è un’altra causa di sanguinamento del post menopausa. Altre pazienti, invece, sperimentano lo stesso sintomo per una ragione praticamente opposta, l’iperplasia endometriale, dove il rivestimento dell’utero diventa anormalmente spesso. In alcuni casi, quest’ultima condizione può portare alla crescita di cellule anomale, con conseguente cancro. Tenere monitorato questo sintomo è di fondamentale importanza.

Tumore all’utero: sintomi, e fattori di rischio

tumore all'utero
Utero (Pexels)

Il tumore dell’utero può riferirsi al tumore dell’endometrio, al sarcoma dell’utero o ad altre rare forme di cancro che possono insorgere nell’apparato riproduttivo femminile. Spesso, però, i termini “tumore dell’endometrio” e “tumore dell’utero” vengono considerati allo stesso modo. Questo perché i tumori dell’endometrio sono molto più comuni di altri tumori che possono insorgere nell’utero.

La parte superiore dell’utero è chiamata corpo o corpus. All’estremità dell’utero si trova la cervice, che collega l’utero alla vagina. Il cancro dell’utero si riferisce al cancro del corpo dell’utero, infatti, il cancro della cervice uterina è un altro tipo di tumore. Esistono diversi fattori di rischio per il cancro all’utero. Molti di essi riguardano l’equilibrio tra estrogeni e progesterone. Questi fattori includono anche l’obesità, la sindrome dell’ovaio policistico, l’assunzione di estrogeni non dosati e la malattia genetica nota come sindrome di Lynch.

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I sintomi del cancro dell’utero possono assomigliare a quelli di molte patologie. Se si nota un dolore insolito, perdite o sanguinamenti, bisogna rivolgersi al proprio medico. Una diagnosi accurata è importante per poter ricevere il trattamento adeguato. I sintomi principali dei tumori che colpiscono l’apparato femminile sono:

  • Sanguinamento vaginale tra le mestruazioni prima della menopausa.
  • Sanguinamento vaginale o spotting dopo la menopausa, anche di lieve entità.
  • Dolore al basso ventre o crampi nella zona pelvica, ovvero appena sotto la pancia.
  • Perdite vaginali sottili, bianche o chiare, se si è in post menopausa.
  • Sanguinamento vaginale estremamente prolungato, pesante o frequente se si ha più di 40 anni.

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Prendere in tempo questa forma di tumore può evitare drastiche conseguenze, come il dover ricorrere all’isterectomia, cioè l’intervento che serve a rimuovere l’utero. Prima lo sia diagnostica e meglio è, per questo bisogna prestare attenzione ai segnali che il proprio corpo invia. Non c’è modo di evitare l’insorgenza del tumore all’utero in menopausa, tuttavia captare i sintomi in tempo potrebbe fare una grande differenza.

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