Come combattere la fame quando le emozioni ci fanno mangiare

Molto spesso le nostre emozioni prendono il controllo del nostro corpo e ci portano a fare cose che magari non vorremmo, come ad esempio mangiare, ma in questi casi come possiamo combattere la fame? 

rifiutare cibo impulsi
Donna che mangia una fetta di pizza (Adobe Stock)

Il cibo in tantissime occasioni può consolare oppure rappresentare una valvola si sfogo. Ad esempio la noia, lo stress, la depressione, la fine di una relazione o la solitudine possono condurre al cibo, vista come unica fonte di piacere. Ecco che, secondo Romina Cervigni, nutrizionista e biologa, in questi casi si può parlare di “fame emotiva”.

Il cibo in queste situazioni diviene un vero e proprio alleato al quale appoggiarsi. Ecco perché mangiare diventa un desiderio incontrollabile (chiamato anche food craving, ossia l’impulsività nel cercare il cibo), in particolare nei confronti di quei cibi in grado di appagare il palato e di rilasciare gli ormoni del buonumore, ossia serotonine ed endorfine. Ma come fare gestire questo impulso? Scopriamolo insieme.

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Combattere la fame suscitata dalle emozioni: ecco qualche rimedio

evitare mangiare impulsivamente
Donna che cerca di resistere alla tentazione di mangiare (Adobe Stock)

Più comune tra le donne invece che negli uomini, il fenomeno della fame emotiva è solamente un’illusione. La fame vera e propria si manifesta infatti grazie a dei segnali che il nostro corpo ci invia, mentre quella emotiva risiede nel sistema libico che ci spinge a mangiare anche se non abbiamo davvero fame.

In questi casi la razionalità lascia spazio alle emozioni, le quali ci spingono a mangiare perché il cibo in questi casi rappresenta il modo migliore per placare qualsiasi stato d’animo. Quindi se mangiare ci fa bene perché ci permette di alleviare le nostre sofferenze, allora è giusto soddisfare le nostre voglie.

Vietarci o privarci di esse sarebbe solo controproducente e ci condurrà più facilmente all’eccesso. Ciò che invece dobbiamo imparare è mangiare consapevolmente, senza lasciarci del tutto trainare dalle emozioni. Ecco che in queste situazioni può essere utile scegliere cibi non troppo calorici, prediligendo quelli in grado di saziare.

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Oppure possiamo sostituire il cibo con un’altra attività che ci fa stare bene, come ad esempio lo yoga o una camminata. Altrimenti possiamo rivolgerci a un terapista, che di sicuro ci aiuterà a gestire questi stati d’animo e a capire come fare per affrontarli, e a un nutrizionista, che ci mostrerà il modo con cui è possibile avere una relazione positiva e serena con il cibo.

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