È alle porte uno sciopero generale di quelli mai visti, che dovrebbe occupare un periodo di tempo sufficiente per aggravare una crisi già profonda di suo.
Sciopero generale, gli autotrasportatori lo hanno annunciato ed ora ci si prepara al peggio. La spinosa questione riguarda per adesso la Sardegna, con già alcuni assalti ai supermercati ed ai distributori di benzina, manco fossimo in periodo di pandemia massima.
Ci sono non pochi cittadini decisamente allarmati da questo sciopero generale che a quanto pare coprirà un periodo di 15 giorni a partire dalla prossima settimana. Questo vuol dire che ci dovrebbe essere certamente una diminuzione nei rifornimenti, anche se la Fiom Cgil ha specificato come non ci saranno contraccolpi per quanto riguarda le forniture di beni di prima necessità.
Infatti la sezione sarda del sindacato ha voluto sottolineare come ostacolare le consegne di tali beni importanti a negozi e supermercati rappresenterebbe un reato.
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Sciopero generale, situazione estremamente critica: i motivi della protesta
Fatto sta che lo sciopero generale non è affatto una bella prospettiva e c’è chi si è precipitato al più vicino punto vendita al dettaglio per fare scorte per le prossime due settimane. Per quale motivo i conducenti di tir in Sardegna sono sul piede di guerra?
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Il loro sciopero generale trae origine dal terrificante aumento dei prezzi sia della benzina che del gasolio. Una cosa che si ripercuote sulle loro tasche. I camionisti devono compiere lunghissime tratte e con questi costi tremendi, per loro ogni viaggio diventa un salasso.
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E non ci sono assolutamente forme di tutela nei confronti della categoria. Alla quale non resta altro che protestare ed invocare interventi immediati e risolutivi da parte dello Stato. Tra l’altro la protesta è nell’interesse anche di tutti noi cittadini, che siamo altrettanto colpiti da questa crisi energetica molto grave.
