Latte e biscotti, se sono così buoni è questione di chimica: non è un caso che piacciano davvero a tutti, sia i grandi sia i piccini
La colazione è il pasto più importante della giornata. E, se non è il più importante, così come recitano a pappagallo ormai tutti, è sicuramente un pasto che viene ancora oggi molto sottovalutato. Saltarlo ci fa male sotto molti punti di vista: di dispendio energetico, poiché, saltando la colazione, è come se partissimo zoppi, in debito energetico. In più ci espone al rischio di abbuffate durante la giornate, abbuffate che possono anche essere notevoli e comprometterci la linea. Insomma, la colazione da saltare non è mai una buona idea.
Ammesso quindi l’esigenza che per forza ci sia, possiamo parlare di cosa mangiare, a colazione. E anche qui si aprono scenari vari ed eventuali, su chi dice a e chi dice b. Alcuni la preferiscono salata, altri light col succo di frutta o la centrifuga, altri optano per i cerali. I re indiscussi della colazione, a qualunque ora la si faccia, sono loro e sempre loro: i biscotti.
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Latte e biscotti, se sono buoni è questione di legami chimici
In particolar modo, una menzione di merito, va ai biscotti inzuppati nel latte. Non è difficile accorgersi che questi piacciono davvero a tutti.
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Non c’è da stupirsi se dunque, latte e biscotti, sono un’accoppiata così vincente: devono infatti il loro successo ad una ragione che possiamo dire scientifica e, in quanto tale, difficilmente eludibile. Infatti, inzuppando i biscotti nel latte, qualsiasi siano i biscotti che abbiamo scelto, ne stiamo alterando la composizione chimica e la struttura. Essendo emulsionanti sia il latte sia i biscotti creano nuovi legami tra la parte magra e la parte grassa, presentandosi, anche al sapore, molto più uniti.
Insomma, se lo dice la chimica che latte e biscotti sono oggettivamente più buoni, chi siamo noi per evitarli a colazione?
