In relazione alle norme in materia di regolamentazione finanziaria che riguardano il prelievo al Bancomat, c’è l’introduzione di nuove ferree misure da rispettare.
Prelievo al Bancomat, c’è una novità importante. Lo sportello ATM sia delle varie banche attive sul nostro Paese che di Poste Italiane è da un bel pò soggetto a stretta osservazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, con l’Ente sempre vigile su quelle che sono le quantità di denaro in contante prelevate.
Infatti la liquidità può favorire in alcuni casi delle operazioni finanziarie illecite, come movimenti di denaro sporco, pagamenti in nero, evasione fiscale e simili. Questo accade perché con i soldi in contanti è molto più difficile garantire una adeguata tracciabilità. Ed il prelievo al Bancomat è tra le situazioni più sotto alla lente di ingrandimento proprio per via di questi motivi.
La Commissione Europea ed i vari Governi centrali hanno intrapreso una politica unitaria nel decentralizzare l’uso quotidiano di banconote e monete in favore di denaro elettronico, costituito dai pagamenti con carte di credito o debito, bonifici bancari o postali e simili. Tutto ben diverso da un prelievo al Bancomat.
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Prelievo al Bancomat, cambiano le regole
Dal 1° gennaio 2022 sarebbe dovuto partire l’abbassamento del tetto massimo consentito per il prelievo al Bancomat. Il voto unito dei partiti di destra però ha fatto si che questa misura subisse un rinvio. Se ne parlerà quindi almeno dal 1° gennaio 2023.
Inoltre dovrebbe essere introdotto anche l’obbligo di introdurre strumenti per i versamenti con carta in tutti gli esercizi commerciali, di ogni tipo. Si pensa pure a delle sanzioni da indirizzare a quegli esercenti che continueranno a propendere per il denaro liquido.
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E per il prelievo di denaro ad uno sportello ATM si dovrebbe finalmente passare una volta per tutte da un limite massimo consentito di 1999,99 euro a 999,99 euro. Per finire, sapevate che è possibile pagare con carta di credito e simili tramite POS pure dal tabaccaio?
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Nonostante in molti tra questa categoria di esercenti sostengano di non potere accettare tale forma di pagamento. Questa loro affermazione è però una bugia.
