Primavera, come combattere l’umidità: alcuni consigli utili per evitare la formazione di questa componente poco sana per l’ambiente
Primavera: sole, giornate che si allungano, uccellini che cantano, buon umore, promesse estive e…umidità. E si salvi chi può. Se c’è un aspetto antipatico di una stagione che altrimenti sarebbe in tutto ottimale, è proprio favorire le condizioni per l’aumentare del tasso di umidità.
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Primavera, come combattere l’umidità: alcuni consigli utili
L’umidità, in casa o in un ambiente che siamo costretti a frequentare, può portare a diversi problemi. E non intendiamo solo problemi ambientali che già di per sé sarebbero gravi: pensiamo alle orrende macchie di muffa che sfregiano mura e ambienti? La muffa infatti è una spora che prolifica molto facilmente in presenza di umidità, ambienti chiusi e poca luce.
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Sia la muffa, sia pure l’umidità in sé, creano problemi non piccoli anche a noi: problemi respiratori, raffreddori, allergie. Insomma, meglio venirne fuori, combatterla come si può. Ecco qualche consiglio utile su come combattere l’umidità, nonostante sia una prerogativa fondativa della stagione, la primavera.
Facciamo, per prima cosa, passare aria. Un maggior ricambio d’aria negli ambienti, favorirà aria fresca e pulita. Anche un ambiente ricco di anidride carbonica è un ambiente umido. Ergo, basta stare in una stanza al chiuso per qualche ora per favorire la creazione di un tasso di umidità più alto del normale. Se quindi questa vale come regola generale, figuriamoci se siamo impiegati in attività che creano calore, come la doccia o la cucina. Finito di fare la doccia, asciughiamo subito il bagno e apriamo la finestra. Cuciniamo, se possibile, con la cappa accesa.
Inoltre, avvaliamoci di due alleati: il primo è dato dall’uomo stesso. Sono molti infatti i deumidificatori, ideali per tutte le tasche, che possono offrirci aiuto. L’altro ci viene dalla natura: molte piante infatti assorbono l’umidità e puliscono l’aria.
Eliminata l’umidità, potremmo quindi goderci la primavera in tutto il suo splendore. Che aspettiamo?
