C’è un nesso tra l’uso del telefono e il tumore al cervello? Lo studio

Uno studio dell’Università di Oxford ha cercato di capire se esiste un nesso tra uso del telefono e tumore al cervello, arrivando a questa conclusione.

Collegamento tra neoplasia cerebrale e uso del telefono
Donna al telefono (Pixabay)

Da diverso tempo è in corso un dibattito sull’uso del telefono e sul possibile nesso che potrebbero avere con l’insorgenza delle neoplasie, tra cui in particolare il tumore al cervello. Una ricerca condotta da un team di scienziati dell’Università di Oxford ha fatto chiarezza sulla questione.

Utilizzare il cellulare può aumentare il rischio di cancro?

Gli smartphone sono dispositivi che emettono radiazioni a radiofrequenza.

Schermo di un cellulare acceso
Schermo di un cellulare acceso (Pixabay)

È davvero sicuro tenerli così vicini al nostro corpo? Questa è la domanda che l’opinione pubblica e numerosi esperti del campo medico si pongono da lungo tempo.

Proprio un team di scienziati ha cercato di rispondere a questo importante interrogativo sulla nostra salute, conducendo uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the National Cancer Institute.

Si tratta di una ricerca durata anni: basti pensare, infatti, che il progetto – ribattezzato Million Women Study, ha avuto inizio a metà degli anni ’90.

Da allora, gli esperti hanno raccolto dati relativi allo stato di salute di 791.000 donne, inviando alle partecipanti allo studio dei questionari da compilare in un intervallo compreso tra i 3 e i 5 anni.

Le domande contenute, in particolare, riguardavano lo stato di salute delle volontarie e le loro abitudini, comprese quelle relative all’uso del telefono.

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Non c’è nesso tra l’uso del telefono e il tumore al cervello

Nel corso della ricerca, 3.268 donne hanno sviluppato il cancro al cervello.

Ragazza con cellulare in mano (Unsplash)

Tuttavia, l’analisi non ha dimostrato alcun nesso di causa-effetto tra l’uso del telefono e l’insorgenza del tumore.

Inoltre, l’impiego quotidiano del cellulare non ha determinato un aumento dell’incidenza di patologie come neoplasie oculari o dell’ipofisi, glioma, meningioma e neuroma acustico.

In particolare, l’assenza di correlazione è stata dimostrata anche dal fatto che non ci sono particolari differenze nei tassi di tumori che compaiono sul lato destro della testa rispetto a quello sinistro, ricollegabili all’abitudine di portare il cellulare accanto ad uno o all’altro orecchio.

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Questo, quindi, ha permesso agli studiosi di stabilire che le radiazioni emesse dai telefoni non sono direttamente legate alle neoplasie cerebrali.

In ogni caso gli stessi ricercatori hanno raccomandato di adottare prudenza: lo studio è stato condotto quando le tecnologie mobili non avevano ancora raggiunto l’avanzamento tecnologico che si riscontra al giorno d’oggi.

Senza contare che l’analisi non ha preso in considerazione la quantità di tempo trascorsa al telefono, e quali effetti potrebbe determinare sulla salute l’uso intensivo dello smartphone.

Attenzione, poi, anche all’età di chi impiega il telefono: la ricerca, infatti, non ha coinvolto bambini e adolescenti, sui quali un’esposizione massiccia alle radiazioni potrebbero determinare conseguenze sconosciute.

In linea di massima, comunque, negli ultimi anni non sono stati riscontrati aumenti nel tasso dei tumori al cervello nella popolazione.

Per questo, gli scienziati invitano ad adottare un atteggiamento prudente, senza farsi prendere dal panico.

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