Pensione anticipata, i due modi per ottenerla a meno di 55 anni

Le scorciatoie previste per potere avere diritto ad avere la pensione anticipata, il tutto ad una età di gran lunga inferiore rispetto al solito.

Una donna ed un uomo di mezza età
Una donna ed un uomo di mezza età (Pixabay)

Pensione anticipata, esiste un modo per potere avere regolarmente accesso alla fuoriuscita dal lavoro con molto tempo di anticipo rispetto al periodo comunemente messo in preventivo, e che è fissato di consueto a 67 anni, anno più anno meno.

La pensione anticipata coincide però – e questa è la sua più grande controindicazione – con un compromesso da dovere accettare. E che riguarda un importo mensile minore. Per questo motivo in molti scelgono,  a volte anche a malincuore, di lavorare il più possibile.

Difatti in questo modo riceveranno dall’INPS e/o dalle varie casse di riferimento degli assegni previdenziali più sostanziosi. C’è però anche una maniera per potere usufruire della pensione anticipata senza per questo andare ad alleggerire quanto ci è dovuto.

Pensione anticipata, come approdarvi utilizzando la Legge 104

Una donna di mezza età
Una donna di mezza età (Pixabay)

Infatti sussiste tutta una serie di agevolazioni regolarmente previste dall’INPS stesso. In particolare la cosa riguarda il vasto ombrello di copertura assistenziale fornito dalla Legge 104.

Ci sono delle situazioni in cui persone con figli a carico e pienamente titolari di situazione caregiver (ovvero di assistenza continua e gratuita ad un familiare con disabilità o malato, n.d.r.) e con sufficienti anni di contributi possono usufruire dei permessi della Legge 104 per ottenere la pensione anticipata anche ben prima dei termini previsti.

Caregiver è un termine inglese che si traduce in italiano letteralmente con il donare assistenza. Ed ottenere la fuoriuscita dal lavoro anche prima dei 60 anni, dei 55 anni o pure meno richiede il fare ricorso a Quota 41 oppure all’Ape Sociale.

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Chi ha diritto alla pensione in anticipo?

Quota 41 richiede però necessariamente l’avere maturato un minimo di contributi di un anno prima che il soggetto richiedente abbia compiuto 19 anni. In tal caso è possibile poi contare 41 anni totali di contributi, a qualunque età, e con un ruolo da caregiver per assistere un familiare non autosufficiente o bisognoso di cure costanti.

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Attraverso l’Ape Sociale (ma questa situazione vale al momento solo fino alla fine del 2022, n.d.r.) il meccanismo da seguire richiede una età di 64 anni e contributi validi per almeno 30 anni. Che diventano 28 per le donne in alcune situazioni, come ad esempio in relazione allo sconto contributivo che, in base alla eventuale presenza di figli, può portare ad un abbuono fino a ventiquattro mesi validi per anticipare la pensione.

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Sia con Quota 41 che con l’Ape Sociale è obbligatorio che ci sia il fattore convivenza tra il caregiver richiedente pensione anticipata e l’individuo che riceve assistenza. In alternativa valgono comunque anche la coabitazione (appartamenti separati nello stesso palazzo) e la residenza temporanea.

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