La dieta durante il Ramadan: tutte le regole da seguire

Il Ramadan è una pratica islamica che prevede il digiuno per un mese, eccetto ad alcuni orari indicati, e che comporta una dieta molto povera e soggetta a regole ben precise. Vediamo insieme in che cosa consiste.

tradizione islamica digiuno
Periodo di Ramadan (Pixabay)

Iniziato il 1° aprile, con il termine “Ramadan” (dall’arabo ramaḍān, ossia “il mese caldo”, perché in origine cadeva in estate) si indica il periodo di digiuno (Sawm) per commemorare la prima rivelazione del Corano a Maometto. Uno dei cinque pilastri su cui si fonda l’Islam, ma che ogni anno rappresenta una dura sfida per il popolo islamico.

Si tratta infatti di un lasso di tempo durante il quale le abitudini alimentari cambiano radicalmente. È infatti possibile mangiare solamente prima dell’alba o al tramonto. Durante tutto il resto della giornata non è possibile né bere né mangiare. È anche vietato fumare o assumere farmaci.

Un regime alimentare drastico che per questo motivo non può essere perseguito da tutti. Per chi invece è il grado di rispettare il Ramadan qual è la dieta più indicata per rimanere in salute?

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —> Gli alimenti che si trasformano in zuccheri nel sangue

La dieta migliore durante il Ramadan nel rispetto delle regole

digiuno cultura islamica
Uomo in preghiera durante il Ramadan (Pexels)

Il Ramadan non è per tutti. Per alcune persone rappresenta una sfida che però può essere superata, per altre si tratta invece di una condizione controproducente per la salute. Ecco perché le autorità religiose islamiche hanno deciso di escludere da questa pratica i malati terminali, i diabetici, gli anziani, le donne incinta e in fase di allattamento, e quelle che attraversano il ciclo mestruale. Sono invece valutate caso per caso le persone che presentano insufficienze renali, respiratorie ed epatiche. Secondo uno studio del 2020 pubblicato sulla rivista Nutrients, potrebbero esserci addirittura dei benefici per chi presenta fattori di rischio cardiovascolare, come ad esempio l’ipercolesterolemia e l’ipertensione.

Parlando invece di dieta per chi è in grado di affrontare il Ramadan, quale si può considerare quella migliore in questo periodo così delicato? Ecco alcuni consigli utili. Tra i due pasti, quindi dal tramonto all’alba, è consigliabile bere almeno 8 bicchieri di acqua. In questo modo si potrà prevenire la costipazione e la disidratazione. Evitare poi tutti i cibi che alimentano la sete, quindi quelli ricchi di olio e sale, ma anche dolci e cibi fritti. Cercare di eliminare anche le bevande contenenti caffeina, come tè, coca cola o caffè, perché essendo ricche di diuretici hanno come conseguenza la perdita di liquidi durante l’arco della giornata. Cosa poco raccomandabile viste le condizioni.

Per una dieta equilibrata può essere poi utile assumere zuppe, insalate, datteri e frutta. I datteri sono infatti in grado di fornire al corpo l’energia di cui ha bisogno, mentre la zuppa e i succhi di frutta possono ripristinare i liquidi e i livelli di glucosio a condizioni ottimali. Anche i carboidrati sono essenziali, oltre a cibi ricchi di fibre che, essendo digeriti lentamente, rilasceranno energia sufficiente durante il giorno. Anche le lenticchie, i cereali integrali e i legumi sono consigliati.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —> Ossa rotte: gli alimenti da assumere per includere il calcio nella dieta

Infine, meglio concentrare il cibo durante il Suhoor, il pasto prima dell’alba, piuttosto che durante l’Iftar, ossia il pasto durante il tramonto. Ed è essenziale evitare le abbuffate tra i due pasti. È bene limitarsi a ciò di cui il corpo ha bisogno, altrimenti si rischia di fare indigestione o di aumentare di peso.

Impostazioni privacy