Leucemia: uno studio italiano ha scoperto i segni premonitori della malattia

Uno studio delle università di Padova e di Firenze ha scoperto i segni premonitori della leucemia, ecco tutti i dettagli.

analisi laboratorio
Analisi al microscopio (Pexels)

Con il termine leucemia si indica un insieme di malattie maligne caratterizzate dalla proliferazione di una cellula staminale emopoietica. La conseguenza è un elevato numero di globuli bianchi del tutto anormale. In caso di leucemia cronica queste cellule proliferano più lentamente per poi accumularsi in quantità maggiori. Mentre, quando si parla di leucemia acuta significa che le cellule si sono moltiplicate molto velocemente e i sintomi compaiono immediatamente.

Uno studio italiano si è concentrato sulle sindromi mielodisplastiche, un gruppo eterogeneo di patologie con un alto rischio di sfociare in leucemia acuta. Gli autori principali di questo studio sono Giulia Calabretto dell’Università di Padova e Enrico Attardi dell’Università di Firenze. Studiare le sindromi mielodisplastiche è molto importante per cercare sottogruppi e per osservare le evoluzioni in tumore ematologico e leucemia.

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Gli studiosi hanno individuato dei precisi segni che sono da considerarsi premonitori della patologia. Ma vediamo qui di seguito maggiori dettagli su questa importante scoperta.

Leucemia: individuati i segni premonitori

Laboratorio (Pexels)

All’origine delle sindromi mielodisplastiche ci sono difetti del midollo osseo. Qui si formano i precursori della parte corpuscolata del sangue, ma quando si ammala non riesce a produrre alcune cellule fondamentali per la nostra sopravvivenza. Queste cellule sono i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. I ricercatori si sono focalizzati nella ricerca di precisi marcatori molecolari, specifici linfociti T citotossici.

Queste cellule potrebbero avere un ruolo centrale nell’andamento della patologia. Riuscire a farne una classificazione accurata potrebbe consentire di individuare prima chi può sviluppare la malattia. Si parla sia di sindromi mielodisplastiche, tumore ematico e leucemia acuta. Inoltre, si tratta di un passo davvero importante per i farmaci antitumorali e immunologici e le terapie in fase di sperimentazione.

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Ricordiamo che questo studio arriva da Padova e da Firenze, con la collaborazione dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare. Ha avuto il sostegno della fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ed è stato pubblicato sulla rivista Leukemia. Anche se non ci sono cure per alcune malattie, la ricerca è molto importante perché permette di fare passi avanti fondamentali, come questo.

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