Vene varicose: sono connesse a due importanti carenze vitaminiche

Le vene varicose possono portare a problemi di coagulazione del sangue, ma sono strettamente connesse a due carenze vitaminiche in particolare.

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Vene varicose (Pinterest,viverepiusani.it)

Le vene varicose sono delle vene ingrossate e gonfie che di solito compaiono nelle gambe. Non si tratta di una condizione pericolosa, ma dipende dai sintomi che si manifestano. Ad esempio, se le vene provocano dolore e irritazione sulla pelle, se alla notte è difficile dormire per il dolore, allora è necessario rivolgersi al proprio medico e fare degli accertamenti.

Infatti, questa condizione può aumentare il rischio di coaguli di sangue. I coaguli di sangue possono ostruire un vaso sanguigno oppure romperlo e le conseguenze sono, purtroppo note. Si va incontro ad un’ischemia oppure ad un infarto. Ad ogni modo, quali sono le cause di questi problemi venosi? Pare che le vene varicose siano strettamente connesse con due carenze vitaminiche in particolare.

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Si tratta della carenza di vitamina D e di vitamina K. Vediamo qui di seguito nei dettagli le loro caratteristiche e come poterne assumere nelle giuste quantità per rimanere in salute.

Vene varicose connesse a due carenze vitaminiche: vitamina D e vitamina K

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Vitamine (Adobe Stock)

Secondo il British Medical Journal le vene varicose possono essere causate dalla carenza di vitamina D e di vitamina K nell’organismo. La vitamina D aiuta a mantenere le arterie elastiche, se i livelli di questa sostanza sono troppo bassi ecco che le vene si irrigidiscono. Anche altre ricerche confermano che carenza di vitamina D può essere alla base della formazione di coaguli di sangue nelle vene delle gambe.

Invece, la vitamina K ha un ruolo proprio nella coagulazione del sangue. Quindi, è naturale che se è troppo bassa, ci possono essere dei problemi nella circolazione. Questa vitamina è essenziale per trattare le vene varicose. Per assumerla nelle giuste quantità nella dieta non devono mancare gli spinaci, le bietole, le verdure a foglia verde, le banane, i kiwi, l’olio d’oliva e di soia.

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Invece, per quanto riguarda la vitamina D è importante assumere: funghi, formaggi, burro, tonno, sgombro, fegato. Naturalmente, occorre rivolgersi ad uno specialista in modo che possa darvi indicazioni più precise sulle quantità e, se necessario, consigliarvi l’assunzione di integratori.

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