Prosciutto cotto: tutte le dritte per scegliere il migliore

I salumi sono irrinunciabili per molti di noi, specialmente il prosciutto cotto, e di questo come fare per assicurarsi il migliore in mezzo alla vasta offerta che il mercato offre? Scopriamolo insieme.

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Prosciutto cotto (Pinterest – comida.umcomo.com.br)

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L’Italia è la patria del prosciutto cotto, sarà per questo che non possiamo proprio farne a meno. Tra gli affettati più conosciuti, il prosciutto cotto è un salume che può essere consumato in più occasioni.

È infatti il protagonista di tante ricette appetitose, ma è irresistibile anche con del semplice pane. Esistono però diverse tipologie di prosciutto cotto, come fare dunque per scegliere il migliore? Ecco delle dritte che fanno proprio al caso tuo.

Come scegliere il prosciutto cotto migliore?

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Prosciutto cotto (Pinterest – blog.giallozafferano.it)

Come ti dicevo esistono diverse tipologie di prosciutto cotto, stabilite dal Ministero dello Sviluppo economico seguendo una precisa distinzione. Il prosciutto cotto semplice è ottenuto dalla coscia di suino e non necessariamente presenta i muscoli al suo interno. Il suo aspetto è poi compatto e gelatinoso, con un tasso di umidità di circa l’81-82%.

Vi è poi il prosciutto cotto scelto, che presenta 3 dei 4 muscoli principali della coscia suina, e ha un livello di umidità che si colloca tra il 78,5 e il 79,5%. Questo tipo di prosciutto solitamente si ottiene grazie al ricorso di proteine del latte o polifosfati  per trattenere l’acqua nel prodotto. Infine vi è il prosciutto cotto di alta qualità, ottenuto dalle cosce di suino dove sono identificabili almeno 3 dei 4 muscoli principali e il cui tasso di umidità non è maggiore del 76,5%. Presenta per questo una consistenza asciutta e non contiene polifosfati aggiunti.

Dopo aver fatto questa breve precisazione, andiamo a vedere come si può riconoscere il prosciutto cotto migliore rispetto agli altri. Considerando il fatto che lo possiamo trovare sul mercato in svariate forme (a cubetti, pezzetti, straccetti, in vaschetta o affettato al momento), prendiamo in analisi il prosciutto confezionato e facciamo le seguenti valutazioni:

  1. Da dove arriva la carne? Accertarsi che il Paese di provenienza sia l’Italia.
  2. Qual è la tipologia di materia prima? Accertarsi che si tratti di coscia di maiale e non carne di maiale generica
  3. Com’è l’aspetto? Assicurarsi che non sia né umido né troppo lucido, bensì di un colore rosa opaco con evidenti striature bianche.

Da questi semplici accorgimenti siamo in grado di scegliere un buon prosciutto cotto, realizzato con le tecniche di lavorazioni migliori e relativi tagli. Se invece la tua scelta calde abitualmente sull‘affettato, allora basta fare attenzione solo a una cosa: il prosciutto se è di alta qualità ha una consistenza friabile, nel senso che si sbriciola.

Ora che sai tutto su come riconoscere un buon prosciutto cotto quando ne vedi uno, non avrai più il timore di fare la scelta sbagliata. D’altronde la salute è una cosa seria e se si tratta del nostro affettato preferito è necessario scegliere il migliore.

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