Riscaldamento a pavimento: è davvero una buona idea? Scopriamo tutto su questo sistema

È davvero funzionale un impianto di riscaldamento a pavimento? Scopriamo i pro e i contro di questo riscaldamento moderno e alternativo.

impianto riscaldamento pavimento vantaggi
Camminare scalzi sul pavimento riscaldato (Canva)

Oramai, nelle nuove costruzioni è sempre presente. I clienti lo richiedono, e le ditte eseguono. Il riscaldamento a pavimento è un impianto di riscaldamento alternativo rispetto alle tradizionali fonti di calore, una scoperta che ha avuto origine sin dagli anni ’50, ma che soltanto negli ultimi anni ha visto il boom. Le tecnologie moderne, infatti, ne consentono l’efficacia.

In pratica, è una rete di tubazioni disposte sotto alle mattonelle. Queste tubatoure riscaldate sono poggiate su pannelli isolanti, e sono in grado di diffondere calore in modo uniforme su tutta la superficie, quindi ben diverso dal riscaldamento con i termosifoni. In molti casi, le tubazioni hanno un riscaldamento ad acqua, in altri casi, si tratta di un sistema completamente elettrico.

I pro e i contro del riscaldamento a pavimento: meglio dell’impianto tradizionale?

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L’impianto di riscaldamento sotto il pavimento (Canva)

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La caldaia che porta l’acqua alle tubature sotto al pavimento svolge un lavoro più facile rispetto al quello che normalmente svolge per portare acqua ai termosifoni, e questo è già un vantaggio. Ma le tubature si possono riscaldare anche tramite pannelli solari, caldaie o in modo elettrico.

Che sia un impianto elettrico o ad acqua, il riscaldamento è omogeneo in tutta casa, quindi sicuramente è molto più confortevole. In più, questo sistema è maggiormente sostenibile rispetto agli impianti tradizionali. L’acqua riesce a scladare le tubature con soli 35°, a differenza dei 70° che servono per i termosifoni.

Il sistema comprende le tubazioni resistenti, anti schiacciamento o corrosione, dei pannelli isolanti, un foglio in PVC rigido per rendere il tutto impermeabile, una caldaia per trasportare il calore, dei collettori, che sono delle valvole che consentono di aprire e chiudere l’acqua, e il massetto, ovvero un strato in calcestruzzo che funziona come elemento riscaldante.

La caldaia a condensazione è la migliore per far funzionare l’impianto e per risparmiare energia. Inoltre, inquina meno. Un impianto moderno del genere abbatte i costi dell’energia, quindi presenta sicuramente vantaggi economici, facendo risparmiare circa il 25% l’anno di energia, arrivando anche al 35%, in alcuni casi. Con il riscaldamento tradizionale, non c’è storia.

Inoltre, migliora la diffusione del calore, rendendo più confortevole l’ambiente di casa, è meno inquinante e, infine, non produce polveri e muffe e abbatte l’umidità, quindi anche dal punto di vista igienico si notano grandi benefici. Non necessita neanche di grande manutenzione. Dall’altra parte, però, ci sono alcuni contro da tener presenti. Tra questi, i costi di realizzazione, i possibili danni alle tubature (quindi bisogna smantellare il pavimento), e un pavimento alzato di 5 – 8 cm.

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