Natale e gravidanza: si possono mangiare i piatti a base di pesce? La risposta degli esperti

Tradizionalmente, il menù della vigilia di Natale è a base di pesce: scopriamo se è possibile mangiare queste pietanze in gravidanza.

Si può mangiare il pesce in dolce attesa?
Pesce a Natale: si può mangiare in gravidanza? (Fonte foto Canva – Inran.it)

Trascorrere le festività natalizie in compagnia delle persone care, mentre nel proprio corpo cresce una nuova vita è un’esperienza davvero magica. Per godersi pienamente questo periodo carico di amore, è importante osservare alcune precauzioni fondamentali per tutelare il benessere di se stesse e del proprio bebè. Grande attenzione, in particolare, dovrebbe essere prestata a tavola: scopriamo insieme se è possibile mangiare il pesce in gravidanza, tradizionalmente servito il giorno della vigilia di Natale.

Natale in gravidanza: menù a base di pesce sì o no?

Pesce a Natale in dolce attesa
Vigilia di Natale (Fonte foto Canva – Inran.it)

Generalmente, il 24 dicembre si organizza una grande cena in cui i commensali attendono l’arrivo della mezzanotte. Le portate della tradizione sono a base di pesce: insalata di pesce, sauté di cozze, spaghetti con le vongole… chi più ne ha più ne metta.

È possibile consumare queste pietanze quando si è in dolce attesa? In linea generale, in gravidanza si può mangiare il pesce. Tuttavia, ci sono alcune restrizioni che riguardano, in special modo, la cottura degli alimenti.

No ai cibi crudi: c’è il rischio che siano portatori dell’agente infettivo della toxoplasmosi, una malattia che, soprattutto nei primi mesi della gestazione, può provocare seri danni al feto.

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Per questo, in gravidanza dal menù a base di pesce del giorno di Natale dovremmo escludere:

  • Frutti di mare crudi;
  • Salmone affumicato;
  • Pesce essiccato;
  • Crostacei e molluschi crudi.

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Inoltre, sarebbe preferibile evitare anche tonno, sgombro, orata e pesce spada di grandi dimensioni, poiché potrebbero contenere alte percentuali di mercurio. Si tratta di un metallo tossico per l’organismo umano, che potrebbe compromettere lo sviluppo neurologico e comportamentale del bambino.

Al di là di queste precauzioni, il pesce può essere tranquillamente consumato in gravidanza, giorno di Natale compreso.

Pesce in gravidanza: quantità e frequenza

Il pesce è un’ottima fonte di Omega-3, che contribuisce a numerose funzioni, come:

  • Crescita del feto;
  • Prevenzione di patologie circolatorie e neurologiche.

Tra i tipi di pesce più indicati, c’è il pesce azzurro, come salmone, sgombro e alici. Attenzione alla freschezza e alla provenienza del prodotto: è importante accertarsi che questo alimento sia effettivamente benefico e non contenga sostanze potenzialmente nocive per la salute della futura mamma e del bebè.

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Quanto pesce bisognerebbe mangiare in gravidanza? Si consiglia di consumare questo alimento 2-3 volte a settimana.

In ogni caso, per ricevere doti più precise, comprensive delle quantità ideali necessarie per soddisfare il proprio fabbisogno alimentare, è bene rivolgersi al proprio medico.

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