Rupofobia: cos’è, quali sono i sintomi e cosa fare per guarire

Avete mai sentito parlare della rupofobia? Si tratta di una fobia che può compromettere la qualità della vita di chi ne soffre: ecco cos’è.

Fobia dello sporco
Pulizia (Fonte foto Canva – Inran.it)

Il termine rupofobia indica la paura dello sporco. Questo tipo di fobia è una particolare forma di disturbo ossessivo compulsivo che si concretizza nella costante necessità di pulire l’ambiente circostante e dedicarsi in modo spasmodico alla propria igiene personale. Scopriamo insieme quali sono le cause che possono determinarne la comparsa, come si manifesta e cosa fare per cercare di guarire, recuperando serenità e benessere.

Rupofobia: cos’è e quali sono le cause

Rupofobia: sintomi
Donna che pulisce (Fonte foto Canva – Inran.it)

Il termine rupofobia deriva dal greco e significa letteralmente timore del sudiciume. Chi ne è affetto, infatti, presenta una paura irrazionale e del tutto ingiustificata dello sporco.

Si tratta di una vera e propria patologia psicologica, che provoca uno stato di forte ansia nelle persone che ne soffrono. La gravità di questo disturbo è variabile: essa spazia da forme lievi che possono essere tenute sotto controllo a una vera e propria ossessione, incompatibile con ogni altra attività umana e sociale.

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Quali sono le cause della rupofobia? Ad oggi, non è pienamente nota la ragione, o le ragioni, alla base dell’insorgenza di questo disturbo. Tuttavia, a determinarne la comparsa sono spesso traumi emotivi, come:

  • Ricordi dolorosi;
  • Eventi negativi;
  • Esperienze violente;
  • Rapporto problematico con i propri genitori.

Anche l’educazione ricevuta durante la propria infanzia potrebbe avere un ruolo nello sviluppo di questa fobia. Infatti, sembra che un atteggiamento eccessivamente rigido e severo da parte dei caregiver porti gli individui ripofobici ad adottare comportamenti di controllo che arrivano ad un estremo disfunzionale.

I sintomi della paura dello sporco

Come si manifesta questo disturbo? Gli individui affetti da rupofobia tendono a pulire ossessivamente se stessi e la propria casa. Qualora le operazioni di pulizia non siano possibili, essi tendono a manifestare una serie di segnali di disagio, tra cui:

  • Stress;
  • Ansia;
  • Attacchi di panico;
  • Pianto.

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Inoltre, chi soffre di questo disturbo generalmente presenta sintomi che costituiscono una somatizzazione del proprio malessere psicologico, come:

  • Tremore;
  • Tachicardia;
  • Mal di testa;
  • Tensione muscolare;
  • Nausea.

Sono proprio questi segnali che consentono di distinguere tra un soggetto rupofobico e una persona che si dedica frequentemente alle pulizie domestiche, pur non essendo in presenza di condizioni patologiche: la sintomatologia fisica riconducibile all’angoscia, infatti, è un importante indizio per la diagnosi di rupofobia.

Come guarire dalla rupofobia

Fortunatamente, guarire da questo disturbo è possibile. Se non trattata, infatti, la rupofobia può provocare profonde conseguenze sulla qualità della vita di chi ne è affetto.

In primo luogo, gli effetti negativi riguardano la sfera sociale dell’individuo, che si isola progressivamente da tutti i suoi affetti, evita di fare nuove esperienze e può avere anche problemi sul lavoro.

Inoltre, le persone che soffrono di questo disturbo non sono esenti da effetti collaterali di tipo fisico: il rischio, infatti, è quello di sviluppare una vera e propria dipendenza dai prodotti per la pulizia, che potrebbe provocare danni respiratori e cutanei.

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Come si guarisce dalla rupofobia? Come anticipato, generalmente le persone che sviluppano questo disturbo hanno subito un trauma. Per questo, è indispensabile iniziare un percorso di psicoterapia volto a comprendere le origini del malessere.

Solo superando l’evento traumatico del passato che ha determinato l’insorgenza di questa patologia, infatti, sarà possibile recuperare la serenità e riacquisire il controllo della propria vita.

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