Non tutti lo sanno, ma anche per questo 2023 è stato prorogato il Bonus Asilo Nido | Come richiederlo

News Bonus Asilo nido come richiederlo ed altri dettagli. Che cosa bisogna fare per non perdere una cifra considerevole per i nostri figli.

Un bambino mentre gioca all'asilo
Un bambino mentre gioca all’asilo (Foto Inran.it)

Bonus Asilo nido come richiederlo? Il provvedimento in questione è molto utile per alleggerire le spese che gravano su numerose famiglie, che già sono alle prese con i rincari legati all’inflazione. Il carovita riguarda la spesa settimanale, il pagamento di bollette e carburanti e tanti altri aspetti.

Ogni mese quindi le uscite da affrontare sono aumentate, ed è così ormai da un anno abbondante. Ben vengano quindi degli aiuti come il Bonus Asilo Nido. Il come richiederlo richiede il rispetto di precisi criteri, e qualora ci fosse la piena compatibilità si potrà godere di quello che è un ausilio statale molto importante.

Sul Bonus Asilo nido come richiederlo ed altre informazioni fondamentali possono essere raccolte di seguito. La misura riguarda una erogazione di massimo 3mila euro per chi ha figli piccoli che vadano per l’appunto all’asilo. Non molti sono a conoscenza del fatto che la validità di tale provvedimento durerà per almeno tutto l’anno in corso.

Bonus Asilo nido come richiederlo, quali documenti e requisiti servono

Una insegnante e dei bambini all'asilo
Una insegnante e dei bambini all’asilo (Foto Canva – Inran.it)

Il principale referente del Bonus Asilo nido è l’INPS. Con lo stesso, le famiglie idonee a ricevere l’aiuto previsto possono pagare le rette annuali previste.

E questo vale sia per gli asili nido pubblici che per quelli privati convenzionati. Inoltre la cifra prevista può essere usata anche per una istruzione a domicilio, lì dove ci siano casi di bimbi impossibilitati a potere frequentare lontano da casa per motivi gravidi salute.

Cosa serve per richiedere il Bonus Asilo nido? I principali paletti da rispettare sono i seguenti. Occorre avere:

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea;
  • permesso di soggiorno nella UE per extracomunitari di lungo periodo;
  • carta di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini della Unione Europea;
  • carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza della Unione europea;
  • status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria e residenza in Italia;
  • essere in regola con il pagamento delle tasse.

A presentare l’apposita richiesta deve essere il genitore sulle cui tasche gravi il versamento delle spese scolastiche. Ed il bambino, anche adottato, deve essere nell’età di frequentare un asilo nido. Se si richiede il Bonus per l’istruzione a casa, il genitore deve avere la stessa residenza del figlio.

Come inoltrare la richiesta per il bonus

La domanda può essere inoltrata visitando il sito web ufficiale dell’INPS oppure uno degli uffici presenti sul territorio. Inoltre è anche possibile chiedere informazioni agli appositi contatti telefonici di assistenza messi a disposizione dall’Ente. Si tratta dei seguenti riferimenti:

  • 803 164, numero verde gratuito da telefono fisso;
  • 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa del proprio gestore telefonico.

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L’importo massimo, come detto, è di 3mila euro. Quello minimo è di 1500 euro e la cifra alla quale si avrà diritto dipende dall’ISEE. Se è inferiore ai 25mila euro annui ecco scattare l’aiuto massimo previsto. Se invece è tra i 25mila euro ed i 40mila euro all’anno la cifra sarà di 2500 euro. Infine, con ISEE superiore ai 40mila euro, si avranno 1500 euro. Somme che verranno erogate in rate mensili per undici mesi.

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Va detto che questa misura non è cumulabile con la detrazione art. 1 ddl 266/2005 in merito alle spese della famiglia per il versamento delle spese per rette d’asilo. La detrazione non può superare i 632 euro annui per ogni figlio interessato. E servirà esibire anche una specifica documentazione, nello specifico:

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  • ricevuta;
  • fattura quietanzata;
  • bollettino bancario o postale;
  • per asili aziendali, attestazione del datore di lavoro o della struttura stessa, circa l’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga;
  • denominazione e la partita Iva dell’asilo nido;
  • codice fiscale del minore;
  • mese di riferimento;
  • quietanza di pagamento;
  • nominativo del genitore che paga le spese.

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Rispettando tutte queste indicazioni si potrà ottenere la necessaria copertura, che avrà validità per tutta la durata dell’anno scolastico.

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