Calcoli alla colecisti: cosa sono, come diagnosticarli e cosa fare per guarire

A che cosa sono dovuti i calcoli alla colecisti, di cosa si tratta e cosa li fa sorgere. E come si rimuovono nei modi più idonei alla propria situazione personale.

Ecografia per la individuazione dei calcoli
Ecografia per la individuazione dei calcoli (Canva – inran.it)

I calcoli alla colecisti rappresentano una condizione alquanto diffusa, e purtroppo anche dolorosa. Al punto tale che poi bisogna intervenire in maniera importante per potere risolvere il problema. Di che cosa si tratta, più nello specifico? Noti anche come “Colelitiasi”, “Calcolosi Biliare” o “Litiasi Biliare”, i calcoli sono una malattia vera e propria.

Si formano sia nella cistifellea che nei dotti biliari e questo loro costituirsi è dato dall’accumulo di cristalli nella bile, che avvengono per via di sostanze di vario tipo. Molto spesso tali sostanze sono fatti di colesterolo (il più delle volte) ma anche da fosfati di calcio e da carboidrati.

A seconda di quali siano a prevalere si hanno calcoli alla colecisti colesterinici o pigmentari. La condizione di calcolosi può essere sia acuta che cronica e nei casi più gravi possono avvenire anche pancreatite oppure perforazione intestinale.

Calcoli alla colecisti, come si guarisce: in che modo rimuoverli

Un uomo affetto da calcoli
Un uomo affetto da calcoli (Canva – inran.it)

In tutti i casi si avverte un dolore molto forte all’addome, che può essere accompagnato anche da altri sintomi come nausea, brividi, febbre, inappetenza, ed anche da vomito e da cambiamento di colore – sul giallognolo – della pelle. La diagnosi avviene mediante apposita visita specialistica, con ecografia e RMN, per gli esami strumentali del caso.

Per quanto riguarda le terapie da potere intraprendere, ci si può rivolgere ad un medico o ad uno specialista per provare un approccio conservativo e farmacologico a base di acido ursodesossicolico. Altrimenti si rivelerà necessario procedere mediante apposito intervento chirurgico, noto come “Colecistectomia”.

Può fare la differenza anche quel che si mangia a tavola. Per questo motivo sempre uno specialista ci potrà consigliare l’assunzione di specifici alimenti e la soppressione di altri. In questo modo dovrebbe ridursi il più possibile la tendenza ad essere soggetti di formazioni di calcoli.

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Per finire, possono essere di grande aiuto anche preparati a base di tarassaco, cardo mariano, carciofo, psyllium, principalmente da assumere mediante infusi e tisane. Ed ancora l’agopuntura, che sa essere di grande ausilio nel contrastare il dolore, al pari di altri rimedi tipici di quella che è la medicina omeopatica.

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