Ogni coppia vuole dei figli, ma se crescono particolarmente intelligenti il merito sarebbe più di uno specifico genitore. Ecco quale.
Per una coppia bambini e proposito di costruire una famiglia che possa essere il più allargata possibile rappresentano un proposito da perseguire più di tutto. Anche se oggi molte dinamiche sono cambiante, in relazione a nuovi traguardi in ambito sociale e lavorativo, l’idea di avere dei figli – a prescindere da se ci si sposerà o meno – resta comunque un caposaldo importante.
E tante volte in una coppia i bambini sembrano mostrare più i tratti di un genitore piuttosto che di un altro. Una delle convinzioni comuni più diffuse è che le femminucce prendano molto soprattutto dal papà. Mentre i maschietti farebbero lo stesso dalla mamma.
Quale che sia la verità, è innegabile comunque che entrambi i genitori biologici della coppia lascino qualcosa ai loro bambini. Tanto in termini di aspetto quanto di comportamento. C’è uno studio specifico che analizza i fattori legati alla trasmissione delle proprie capacità intellettive che inizierà a sviluppare ed a mostrare già sin dai primi mesi.
Coppia bambini, a chi è legata la trasmissione dell’intelligenza
A quanto pare sembra che sia la madre ad essere responsabile del passaggio dei geni della intelligenza alla prole. Tali geni sarebbero proprio derivanti dalla femmina mentre fino ad oggi si riteneva la cosa frutto di una concomitanza di fatti tale da equiparare il ruolo sia dell’uomo che della donna, in ciò.
Ma ora pare che la corteccia cerebrale dei figli non presenti alcuna traccia dei geni maschili che si sviluppano all’interno di questa specifica area del cervello. La corteccia cerebrale è ritenuta fondamentale nel funzionamento delle capacità cognitive e mentali complesse, come il pensiero, la memoria, il linguaggio, la capacità di attenzione e simili.
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In questa zona del cervello ci sarebbero solamente i geni materni, come confermato da appositi studi. Però non è che l’intelligenza sia del tutto ereditaria. Almeno una buona metà è comunque legata a quelle che sono le capacità e le attitudini del soggetto di riferimento, oltre che all’ambiente in cui si cresce.
Invece i geni materni andrebbero a riguardare la parte sempre del cervello deputata ad elaborare ed a gestire le emozioni. Si parla in tal senso dell’ipotalamo, in tal modo. Ed è chiaro che alla fine il corredo genetico complessivo che deriva tanto dal maschio quanto dalla femmina ha una sua grande importanza.
