Donanemab, il nuovo farmaco che arresta l’Alzheimer: una rivoluzione nella lotta al degrado cognitivo

Arriva il farmaco Donanemab, per combattere l’Alzheimer, una rivoluzione incredibile nella lotta alle patologie neurodegenerative.

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Farmaci per il morbo di Alzheimer (Canva – Inran.it)

Il morbo di Alzheimer è la patologia neorudegenerativa più diffusa al mondo, in grado di colpire una grande percentuale di popolazione anziana. Questa patologia comporta una progressiva perdita di memoria e degrado cognitivo, compromettendo le più comuni attività quotidiane e cambiando per sempre la vita di chi ne è affetto.

Ad oggi, non esiste ancora una cura definitiva all’Azlheimer, ma soltanto farmaci validi per rallentare il degrado cognitivo, ma senza arrestarlo. Tuttavia, recentemente si è parlato della creazione di un nuovo medicinale dagli effetti rivoluzionari, capace di bloccare la malattia e di contrastare il progressivo degrado cognitivo: si chiama Donanemab.

Il farmaco in grado di rallentare e arrestare il morbo di Alzheimer

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Donna anziana affetta da demenza senile (Canva – Inran.it)

Un recente studio, che ha coinvolto oltre 1200 pazienti affetti da Alzheimer, ha sperimentato l’efficacia del nuovo medicinale, il Donanemab. Si tratta di un anticorpo monoclonale semi sintetico che è stato sviluppato in laboratorio. Questo farmaco agisce direttamente sulle placche di beta amiloide, ossia le proteine che si accumulano nel cervello del malato.

Queste proteine sono considerate gli elementi scatenanti della malattia, quindi del degrado mentale di un paziente. Il farmaco, somministrato per endovenosa, è riuscito a eliminare tutte le placche di beta amiloide dal cervello. I risultati raggiunti sono stati incredibili: rallentamento del degrado cognitivo del 35% nel giro di un anno e mezzo.

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Ragazza trascorre tempo con sua madre malata (Canva – Inran.it)

Inoltre, circa la metà dei pazienti trattati con il Donanemab non ha mostrato segni di ripresa di degrado subito dopo la terapia. Si tratta di risultati stupefacenti, che fanno ben sperare. È l’ennesimo tassello scientifico nella lotta al morbo di Alzheimer, e questo nuovo farmaco potrebbe aprire la via a nuove terapie. Tuttavia, è ancora in fase di sperimentazione.

I ricercatori devono ancora capire le sue funzionalità e le sue controindicazioni. Tra queste, infatti, risultano nausea ed edema cerebrale, che hanno portato alla sospensione del trattamento su alcuni pazienti. Al momento, il Donanemab deve ancora ricevere l’approvazione da parte della Food and Drug Administration, l’agenzia federale deputata alla regolamentazione dei farmaci e degli alimenti negli Stati Uniti.

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La società che produce il farmaco, l’americana Ely Lilli, si dice ottimista per la messa in commercio. Il nuovo farmaco presenta tutte le caratteristiche positive per una commercializzazione rapida. Presto, questo farmaco potrebbe arrivare anche in Italia, fornendo un concreto aiuto nella lotta all’Alzheimer, patologia di cui soffrirebbero oltre 600 mila italiani.

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