Calathea: la pianta che depura l’aria in casa | Come coltivarla e crescerla in poche mosse

La Calathea è una bellissima pianta da appartamento che depura l’aria interna, dotata di grandi foglie dalle colorazioni accese.

Non soltanto è bella, ma anche utile per depurare l’aria di casa. La Calathea è una pianta tropicale davvero elegante, dotata di un fogliame particolare, con foglie molto grandi, di colore verde acceso, ma composte da sfumature di varie colorazioni, che vanno dal giallo al grigio, fino al rosso. Sicuramente, in casa, la Calathea fa la sua bella figura, è decorativa, scenografica.

Calathea pianta appartamento
Pianta elegante da interno (Canva – Inran.it)

Cresce fino a raggiungere i 70 centimetri in altezza, almeno per quanto riguarda la coltivazione in vaso, mentre in natura può crescere più del doppio. La Calathea è molto diffusa nelle abitazioni, data la sua eleganza, ed è perfetta per abbellire salotti, studi e uffici. Le sue foglie variopinte donano colore e lucentezza ad ogni angolo. Ma questa pianta tropicale non è soltanto bella.

La pianta che depura l’aria di casa e migliora l’ambiente: come coltivare la Calathea

Calathea pianta elimina tossine
Piantina di Calathea in camera da letto (Canva – Inran.it)

È conosciuta anche con il nome di “pianta del pavone”, per via dell’apertura strabiliante del suo fogliame, che assomiglia a una coda di pavone. La Calathea, appartenente alla famiglia delle Marantaceae, ha origini in Sud Amerca, precisamente in Brasile e in Perù, dove si trova in tantissime specie diverse. Nei tempi antichi, le sue foglie erano sfruttate dagli indigeni per varie mansioni.

Grazie alle fibre del fogliame, questi riuscivano a creare vestiti e a realizzare utensili e oggetti vari, come ad esempio cestini. Non a caso, il nome Catathea, deriva dal termine greco “kalathos”, che significa appunto “cesto”. Un omaggio proprio alle usanze indigene. Durante l’epoca del colonialismo, gli europei se ne innamorarono, tanto da importarla in Europa per posizionarla nei grandi salotti dei nobili di tutto il continente.

coltivazione Calathea pianta
Pianta di Calathea in casa (Canva – Inran.it)

In seguito, è stata scoperta la sua capacità di eliminare le tossine nell’aria e di depurare l’aria, come molte altre piante purificatrici. Funziona proprio come un filtro per le particelle nocive. Tra le varietà più belle e più diffuse troviamo la orbifolia, dalle foglie striate di grigio, oppure la insignis, conosciuta anche come pianta serpente, perché presenta foglie ondulate, simili alla pelle di un serpente.

E ancora, è bellissima la varietà makayoana, dalle foglie che terminano a punta, colorate di rosso, di verde, di bianco e di rosa. La ornata presenta un fogliame allungato e stretto, con la pagina inferiore dalle sfumature rosse, mentre la zebrina possiede striature verde chiaro e bianche, che ricordano il manto di una zebra.

Le varietà di Calathea e cosa fare per coltivarla in casa

Calathea striata (Canva – Inran.it)

Essendo originaria della foresta pluviale, la Calathea necessita di una buona umidità. L’illuminazione non è proprio essenziale, perciò sta bene in casa. Meglio coltivarla in un vaso abbastanza ampio, almeno 25 centimetri di diametro, e utilizzando un terriccio ben drenante e ricco di nutrienti, con perlite, torba e sabbia, il quale deve restare sempre leggermente bagnato. La temperatura ideale è compresa tra 18 e 24 gradi.

Si può coltivare anche all’aperto, ma solo in territori particolarmente caldi e umidi, evitando però la luce diretta del sole, che potrebbe bruciare le foglie. Si richiedono alcune potature, non troppo eccessive, quando le foglie diventano troppo pesanti, o sono ingiallite e secche, basta reciderle  al punto di attacco del fusto principale. Le potature, mai eccessive, si possono praticare in tutte le stagioni.

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Si può aumentare l’umidità mettendo dei sassi nel sottovaso, per sollevare il vaso, e riempiendolo con un po’ di acqua, ottenendo così un effetto umidificatore. Per le annaffiature, non si devono mai bagnare le foglie. Si annaffia una volta alla settimana in estate, mentre in inverno una volta ogni due o tre settimane.

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