Cancro gastrico, al via gli studi sul rischio ereditario. Gli sviluppi

Cancro gastrico, al via gli studi sul rischio ereditario. Gli sviluppi sulla ricerca: il progetto delle università italiane.

Il tumore allo stomaco è di genere maligno e tende a svilupparsi quando cresce in maniera incontrollata una cellula dello stomaco. Queste vengono ad originarsi nel rivestimento interno: ossia la mucosa. Si tratta di una forma tumorale molto diffusa in tutto il mondo con all’incirca 30.000 casi registrati ogni anno.

Cancro gastrico
Stomaco (foto da Canva) – Inran.it

Il più comune prende il nome di adenocarcinoma gastrico e può dividersi tra iniziale o avanzato a seconda dello stadio in cui viene scoperto. A tal proposito lo stadio iniziale è emerso avere una maggiore possibilità di guarigione: riscontrato esserci una sopravvivenza intorno ai cinque anni di circa il 90%. La massa tumorale non supera solitamente i 2 cm e non si vanno a creare ne ulcere, tantomeno abbiamo il coinvolgimento dei linfonodi. Altro tumore molto diffuso è quello intestinale il quale colpisce in prevalenza gli uomini.

Cancro gastrico, lo studio sul rischio genetico specialmente in giovane età. I dettagli

Vediamo più da vicino quali sono i fattori di rischio: iniziamo col dire che sicuramente l’alimentazione svolge una sua funzione. Una dieta in cui prevalgono cibi grassi, cibi sotto sale, consumo eccessivo di alcol ne possono favorire l’insorgenza. Sia chiaro però che non è stata dimostrata una correlazione tra le due cose. A questo dobbiamo aggiungere il ruolo dell’Helicobacter pylori, un batterio che riesce facilmente a sopravvivere nello stomaco. E ancora, da non trascurare il fumo di sigaretta così come la predisposizione familiare.

cancro allo stomaco
Cancro allo stomaco (foto da Canva) – Inran.it

Osserviamo i sintomi che molto spesso sono confusi con una semplice gastrite: abbiamo dolore o bruciore allo stomaco, una sensazione di pienezza o di gonfiore anche dopo un piccolo pasto. E ancora nausea e vomito, così come la difficoltà nel deglutire. A questo si aggiunge la perdita di peso. Di fondamentale importanza iniziare con una gastroscopia che aiuterà a capire in che stato si trova la mucosa; in più e consigliato anche fare il test sull’Helicobacter. Ma ritorniamo all’aspetto legato alla genetica.

A tal proposito sono stati condotti degli studi sul rischio genetico individuale: il progetto iniziato nel 2021 e con la durata di tre anni ha l’obiettivo di studiare, come accennato in precedenza, quelli che sono i fattori di rischio specialmente in un’età giovane. Inoltre sono stati considerati all’interno della ricerca gli effetti del calcio, del colesterolo e del magnesio. E ancora, molto importante l’aspetto legato alla creazione di una sorta di punteggio di rischio genetico fatto ad personam.

Il progetto di ricerca
Stomaco (foto da Canva) – Inran.it

L’importante lavoro è stato portato avanti dalla professoressa Stefania Boccia insieme al policlinico Gemelli, all’università la Cattolica, al campus di Roma e all’Università degli studi di Bologna.

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