Mortalità aumentata del 7% al Sud, il dato allarmante e la causa gravissima

I dati ufficiali confermano la mortalità aumentata nel Sud Italia, con una spiegazione ben precisa che è alla base della salita di casi fatali nelle ultime settimane.

La mortalità è aumentata del 7% nel Sud Italia, a causa della forte ondata di caldo che ha investito alcune Regioni del Meridione. La più colpita è stata in particolare la Puglia, con Bari e Taranto e rispettive province che hanno dovuto fare i conti con temperature anche più elevate rispetto a quelle che sono le pur alte medie di stagione. A farlo sapere è il Rapporto sul Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore. Si tratta di un ente collegato direttamente al Ministero della Salute.

Mortalità aumentata in Italia al Sud, quali sono i motivi
Una ambulanza in centro (Foto Canva – Inran.it)

Il dato in questione che riferisce di una mortalità aumentata specialmente se paragonata all’area del Settentrione, dove invece ci sono stati diversi fenomeni di maltempo quasi tutti definibili come eccezionali. Come è facile immaginare la fascia di età più a rischio è rappresentata dagli anziani. Sempre i dati ufficiali riportati dal Rapporto sul Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore riferiscono che i soggetti più a rischi sono gli uomini e le donne dai 75 anni a salire.

Mortalità aumentata al Sud, le città più colpite

Mortalità aumentata in Italia al Sud, quali sono i motivi
Un anziano nel corso di una passeggiata (Foto Canva – Inran.it)

In base ai casi fatali ufficiali segnalati, le autorità hanno stabilito quanto segue. La città in assoluto più interessata dai colpi di calore che si sono rivelati fatali è Bari, con un +50% di casi di mortalità. Segue distanziata di poco Taranto con un +42%. Quindi Catania e Reggio Calabria, entrambi con un 34%, e poi Napoli con un +10%. Invece c’è un netto calo al Nord con un -14% generale. Per fortuna i servizi di assistenza sanitaria hanno tenuto botta, fornendo praticamente sempre una risposta immediata nonostante in molti casi sia facile finire in emergenza. È bene precisare che questi dati riguardano l’arco di tempo che va dall’8 luglio fino al 25 luglio.

Proprio il periodo che a Nord ha visto imperversare diversi nubifragi con tanto di grandinate. Invece tra gli ultimissimi giorni di luglio e l’inizio di agosto il clima e le temperature si sono rivelate più sopportabili, grazie all’arrivo di del ciclone Circe. Si tratta di un vortice dalla intensità rilevante proveniente dall’Oceano Atlantico che ha stazionato per circa una settimana su vaste porzioni dell’Italia. Ora Circe si sta progressivamente spostando verso l’area dei Balcani. E questo farà in modo da lasciare il posto al caldo africano come era avvenuto già a luglio.

Occorre tenere gli anziani al riparo

Mortalità aumentata in Italia al Sud, quali sono i motivi
Una giovane che assiste una anziana (Foto Canva – Inran.it)

Contro il caldo è necessario prendere delle precauzioni a dir poco primarie ed imprescindibili, che possono letteralmente salvarci la vita. Ad esempio restare in casa nelle ore di caldo più intense, che vanno in genere dalle 10:00 fino alle 17:00. E bere molto, anche quando non si avverte la sensazione di sete. È importantissimo per gli anziani restare il più idratati possibile. Per quanto riguarda il caldo anomalo riscontrato a luglio, la colpa è da imputare al cambiamento climatico ed ai suoi fenomeni marcati che da alcuni anni si manifestano in maniera tanto repentina quanto violenta.

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