L’obesità uccide più del fumo, i risultati di uno studio sono allarmanti

Uno studio specifico e diverse rilevazioni in merito confermano la cosa: l’obesità uccide più del fumo e chi è soggetto ad entrambe le condizioni dovrebbe cambiare le proprie abitudini.

L’obesità uccide più del fumo. E lo fanno sapere diversi studi appositamente condotti in merito. A ribadirlo poi è anche l’Ordine dei Medici italiani sul proprio sito web ufficiale. Una condizione di obesità riguarda il persistere di peso in eccesso in una misura di almeno 15 chili in più a salire. E più questo squilibrio è elevato maggiore è il livello di gravità della obesità. La quale porta poi al sorgere di altre patologie molto gravi ed a loro volta potenzialmente letali. Si va dal diabete alla insufficienza renale alla ipertensione, oltre che ad un rischio molto più elevato rispetto ad una persona in forma di contrarre un infarto.

L'obesità uccide più del fumo, lo studio
La parola No composta con delle sigarette (Foto Canva – Inran.it)

Una ricerca che risale al 2014 e condotta dal Ministero della Salute britannico riferisce che l’obesità uccide più del fumo, stando ai dati raccolti in riferimento a quell’anno. Gli autori sono stati alcuni esperti della scozzese Università di Glasgow. È risaputo come sia il fumo – tanto attivo quanto passivo – che l’obesità facciano male e possano avere dei risvolti fatali. Comparare però i risultati dei decessi attribuibili all’una ed all’altra condizione è un qualcosa che sorprende. Con tutta probabilità la maggior parte delle persone si sarebbe aspettata che potesse essere il fumo a nuocere di più alla salute.

L’obesità uccide più del fumo, le conseguenze sono molto gravi

L'obesità uccide più del fumo, lo studio
Rappresentazione di una condizione di obesità marcata (Foto Canva – Inran.it)

Le osservazioni condotte in questo studio hanno coinvolto più di 192mila persone in età adulta e con una media di 50 anni. Però entrambe le situazioni presentano una particolarità ben specifica. Infatti l’obesità mostra la tendenza a risultare mortale specialmente tra le persone di mezza età, tra i 45 ed i 64 anni. Il fumo è invece responsabile del maggior numero di casi mortali in individui di età compresa tra i 16 ed i 44 anni. E questo a prescindere dal genere di appartenenza.

Più le abitudini sono sbagliate e più sarà possibile andare incontro a delle spiacevoli conseguenze per la salute. Ad ogni modo entrambe le tipologie di gravi problematiche per la salute sono anche alla base del manifestarsi di alcune specifiche forme di cancro, oltre che di malattie dell’apparato cardiovascolare. Il consiglio che medici, dottori ed esperti in ambito nutrizionale danno è quello di abbandonare le cattive abitudini sia in fatto di alimentazione che di consumo di sigarette di tutti i tipi ed affini.

Mangiare sano e dire stop al fumo fanno vivere meglio

L'obesità uccide più del fumo, lo studio
Un divieto di fumo (Foto Canva – Inran.it)

Smettere di fumare, e cominciare a dedicare la propria alimentazione al consumo di prodotti sani e nutrienti nelle quantità consigliate da un esperto rappresentano il modo migliore per tornare a nuova vita. Ci saranno dei notevoli benefici sia in termini estetici che di salute, con una perdita di peso notevole e con un miglioramento nel funzionamento del nostro organismo. Ad esempio chi è riuscito a smettere di fumare ha confermato di avere conosciuto dei benefici sorprendenti anche nel solo modo di respirare. E nelle donne pare che l’aumento di dimensioni del seno sia collegato proprio a questo aspetto.

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