Come dire “no” in modo convincente? scopri i trucchi psicologici per essere decisi e per evitare inutili polemiche.
Dire di “no” a volte può essere un compito arduo, vedi per la mancanza di non deludere nessuno o perché ci si è fatti convincere a dire di sì. Composta da due semplici lettere che formano una parola molto semplice, ma che alla fine è una delle più difficili da pronunciare. Per molte persone dire di no è carico di sensi di colpa.
Forse si ha paura di deludere qualcuno, forse si è ansiosi di rifiutare la proposta del capo oppure il carattere è improntato a voler piacere a tutti. Indipendentemente dai motivi, imparare a dire di no è un’abilità importante per la salute e il benessere personale. Il tempo e l’ energia sono risorse preziose che si dovrebbero usare con saggezza, e questo significa che non si può fare tutto.
Il modo per dire di no: 5 trucchi psicologici per essere decisi
Se ci si trova in una situazione scomoda dove dire di sì è impossibile, ma si ha paura di non dirlo in modo convincente, esistono alcuni trucchi psicologici che aiutano ad affrontare questo tipo di situazione. Quello che aiuta ad essere convincenti è mantenere un atteggiamento assertivo, rimanendo allo stesso tempo rispettosi.
Per farlo in modo corretto, ci sono 5 punti specifici:
- Mantenere il contatto visivo: renderà sicuri di sé e della decisione presa
- Non giustificare la scelta: scuse o bugie sono da lasciare perdere, suggerire invece un’alternativa o delegare il compito a qualcuno
- Mostrare una postura aperta: non incrociare braccia o gambe, le quali può essere visto come segno di insicurezza
- Mantenere un’espressione neutra o calma: evitare di sembrare irritato, farà capire all’interlocutore che la decisione è quella e non c’è nulla da fare per far cambiare idea
- Evitare gesti nervosi: per esempio giocare con le mani o con un oggetto
Un “no” pronunciato con onestà e gentilezza risulta sempre il metodo più efficace. Scusa e bugie non portano a nulla, spiegare in modo pacato le proprie ragioni, invece, dimostra chiaramente che non si è in grado di gestire ciò che viene chiesto. L’assertività non è un talento innato, ma una competenza che si può acquisire con la pratica, e che una volta padroneggiata, può rivelarsi un potente strumento di liberazione.
