Medico di base e visita a domicilio, che fare se vi dice di no

È legittimo ricevere un no dal medico di base alla visita a domicilio da noi richiesta? Ci sono delle cose che è molto importante conoscere.

Medico di base e visita a domicilio, a chiunque sarà successo almeno una volta di avere ricevuto un no alla richiesta fatta al proprio dottore di famiglia di venire a casa per un consulto, magari per i propri figli. Così alla preoccupazione legata alla situazione del momento potrebbe finire con l’aggiungersi la rabbia per una indisponibilità che a noi può sembrare immotivata. Un medico di base può dire no alla visita a domicilio, oppure si tratta di un comportamento non consono a quelli che sono i suoi obblighi professionali?

Medico di base e visita a domicilio, come funziona
Una dottoressa durante una visita a domicilio (Foto Canva – Inran.it)

Il codice deontologico di un professionista in ambito sanitario che sia regolarmente iscritto all’albo richiede che quest’ultimo fornisca diversi servizi. Ad esempio il fatto di prescrivere delle ricette, cosa che ora può avvenire con grande comodità anche a distanza e senza la necessità di doversi recare in studio. E poi deve fornire delle visite specialistiche e delle prescrizioni di farmaci, oltre a certificati di malattia o che certifichino la robusta e sana costituzione, e diverso altro.

Medico di base e visite a domicilio

Medico di base e visita a domicilio, come funziona
Una dottoressa che sorride (Foto Canva – Inran.it)

Inoltre ha il compito di prescrivere proposte di ricovero o cure termali. Ci sono delle situazioni che sono ben note allo stesso medico di base sulle visite a domicilio, quando ad esempio bisogna visitare un paziente infermo che è costretto a restare a letto vita natural durante. Specialmente in queste situazioni la visita a casa è obbligatoria e deve avvenire in giornata, se lui riceve una chiamata entro le 10:00 del mattino. Altrimenti entro mezzogiorno del giorno dopo.

Di sabato e nei giorni festivi il medico non svolge attività in ambulatorio ma deve svolgere le visite domiciliari pervenute entro le ore 10:00 oltre a quelle che ha in arretrato. E poi ovviamente le suddette visite sono del tutto gratuite, visto che si parla di sistema sanitario pubblico. Però non tutti sanno che il dottore potrebbe chiedere un compenso per la visita a domicilio ad un paziente che non versa in gravi situazioni e non è infermo.

Potremmo anche dover pagare il dottore

Medico di base e visita a domicilio, come funziona
Un dottore che visita una paziente nel suo studio (Foto Canva – Inran.it)

A stabilirlo è stata una sentenza della Cassazione che ha creato un precedente. E che parla per l’appunto di un compenso per sopperire alla non indispensabilità della cosa. A quel punto il consulto ricevuto nella propria abitazione dal medico di base è da interpretare come una visita privata ricevuta da un libero professionista. Magari sarebbe meglio se fosse lui stesso a fare presente la cosa prima di presentarsi alla porta, per evitare degli spiacevoli equivoci.

Ed infine bisogna pagare sempre e comunque se ci si rivolge ad un medico che non sia quello di base. Con 15 euro per le visite in ambulatorio e 25 euro per quelle a domicilio. Purtroppo però proprio la figura professionale del medico di base sta andando incontro a dei problemi non da poco, e da anni. Mancano infatti sostituti in termini numerici tali da sopperire al pensionamento delle vecchie figure che esercitano sin dagli anni Novanta ed in alcuni casi addirittura dagli anni Ottanta.

La soluzione sarà allora affidarsi alla guardia medica. Ma per chi ha ancora un medico di base ed intende cambiarlo, è possibile farlo seguendo una ben determinata prassi. E va detto comunque che non sempre è necessario chiamare il dottore o rivolgersi a quest’ultimo, come ci ha dimostrato molto tempo fa l’immenso Piero Angela. In certe situazioni possiamo risolvere da noi il problema in maniera inaspettata.

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