Le piante luminescenti non si trovano in natura, la luminescenza si trova in alcuni animali marini, o in alcuni insetti, nelle alghe o nei funghi.
La luminescenza, ossia la capacità di brillare, appartiene solo a poche specie sul pianeta. Tra queste, troviamo alcuni insetti, come le lucciole, alcuni animali marini, ad esempio meduse o pesci delle profondità, o ancora, in alcune alghe o in decine (circa 80) di specie di funghi. Questa caratteristica, così affascinante, è determinata dalla luciferina, ossia la sostanza che genera luce.
Recentemente, però, la luminosità è parte anche di alcune piante. Come è possibile? Alcuni scienziati, infatti, sono riusciti a creare piante luminescenti, cioè che si illuminano al buio, e in grado di brillare per tutto il loro ciclo vitale. Si tratta di piante stupende, che farebbero una meravigliosa figura nel nostro giardino, o all’interno della nostra abitazione.
Piante luminescenti, gli scienziati sono riusciti a crearle per poterle utilizzare in futuro
Per quale motivo la scienza sta cercando di ottenere queste piante luminescenti? Si tratta di una pura questione estetica? In realtà, la questione della bellezza rappresenta solo una piccola parte, e in futuro, tale rivoluzione, potrebbe anche esplodere sul mercato. Ma gli scienziati stanno lavorando alla creazione di piante luminose, da anni, per motivi di sicurezza e di risparmio energetico.
Al posto di utilizzare luce artificiale sulle strade, come lampioni, energie per i semafori, segnaletica, e molto altro ancora, cioè fonti energetiche che fanno sprecare molta elettricità ai Comuni, si potrebbero impiegare le piante luminose. In che modo? Basterebbe piazzarle lungo i bordi delle strade, per illuminare al posto dei lampioni. Basterebbe piantare un albero gigante in mezzo a una rotatoria, per averla illuminata.
L’impiego di vegetazione luminescente abbatterebbe gli sprechi energetici e sarebbe molto più sostenibile ed ecologico. A proposito di ecologia, ecco la classifica delle città più green d’Italia. Pura utopia? Probabilmente, per creare centri urbani, popolati da vegetazione luminosa, ci vorranno ancora decenni e decenni. Ma la scienza ha trovato la chiave giusta, e potrebbe accelerare i tempi, sempre che Comuni, Regioni e Governi, finanziano questa incredibile iniziativa.
Vegetazione bioluminosa per la sicurezza stradale
Tra l’altro, il verde, lo sappiamo, migliora lo stato di salute psicofisica, piantare sempre più alberi in città aiuta a combattere la cementificazione, a ridurre lo smog, e a contrastare il surriscaldamento dell’atmosfera. Ed è sempre valida la strategia del 3-30-300 per la piantumazione degli alberi in città. La sperimentazione di piante luminescenti, intanto, prosegue. Ma come si riesce a produrre luciferina?
I ricercatori, al posto di produrre luciferina in modo artificiale e inquinante, la fanno semplicemente produrre alle piante stesse. In che modo? Integrando i geni di alcuni funghi, dotati di questa caratteristica, direttamente nel genoma di queste piante. Nel caso della sperimentazione, si sta inserendo il gene dei funghi luminosi nelle piante di tabacco, contenenti acido caffeico.
Grazie a questa sostanza, che non va confusa con la caffeina, le piante di tabacco riescono a convertire il gene del fungo in luciferina, attraverso quattro enzimi. La bioluminescenza ottenuta non è risultata tossica per le piante, anzi, i ricercatori hanno notato persino uno stimolo in più nella crescita e nello sviluppo della pianta. Le piante modificate, dunque riescono a produrre luce, non molto intensa, ma è un primo importante passo. Il video completo sul canale Facebook di BioGossip.