È una patologia molto rara la sindrome di Rett che colpisce perlopiù le femmine, chiamate bambine dagli occhi belli, ecco cosa c’è da sapere.
Si tratta di un disturbo dello sviluppo neurologico piuttosto grave che provoca deficit cognitivo, interessa infatti il centrale sistema nervoso. Come è stato già accennato si manifesta quasi unicamente nelle bambine a causa di una mutazione del gene MeCP2 che è localizzato nel cromosoma X.
Chi è affetto da questa patologia alla nascita è apparentemente sano, infatti fino al primo anno di vita non si riscontra alcun problema con le tappe principali dello sviluppo, questo si arresta intorno ai 18 mesi. Da quel momento in poi si abbassano drasticamente i livelli di attenzione, lo sviluppo psicomotorio in modo graduale si blocca e compaiono atipici movimenti delle braccia e delle mani. La bambina subirà anche una regressione delle abilità che aveva già acquisito.
Tantissime sono le informazioni utili che forse non conosci su questa rara sindrome di Rett, continua quindi a leggere i successivi paragrafi se vuoi saperne di più sulle bambine dagli occhi belli.
Ecco cosa c’è da sapere sulle bambine dagli occhi belli, la sindrome di Rett è molto rara e complessa
I sintomi di questa patologia non sono solo fisici ma anche neurologici, quello più evidente è la stereotipia delle mani. Si manifesta costantemente durante le ore di veglia, ciò impedisce un corretto sviluppo dell’apprendimento e della psicomotricità.
Oltre ad ostacolare l’uso delle mani la stereotipia può anche provocare lesioni alla bocca e alle mani. Quando questa viene bloccata per periodi brevi le bambine trovano spesso sollievo. Puoi farlo semplicemente abbassando loro le mani con delicatezza o utilizzando specifici dispositivi come blocca-gomito e guanti. Rispetto a molti stimoli chi è affetto dalla Sindrome di Rett presenta un ritardo nella risposta e questo rappresenta uno dei più grandi ostacoli per l’apprendimento.
Per ridurre questo ritardo si può fare ricorso a specifiche tecniche comportamentali, ad una struttura dello spazio, del tempo di terapia e dei materiali di lavoro ottimale. Tra una sessione di lavoro e l’altra è opportuno fare una pausa, ciò permetterà alle bambine di ricaricarsi evitando la sovrastimolazione.
Le bambine affette da Sindrome di Rett possono anche fare i conti con il caos percettivo, un sintomo che questa patologia ha in comune con l’autismo. Può infatti succedere che alcuni normali suoni siano percepiti da loro in maniera decisamente più intensa al punto da avvertire fastidio e confusione. Possono anche utilizzare la vista in modo insolito, con lo sguardo comunicano attraverso un’incredibile espressività, proprio per questo vengono chiamate ‘bambine dagli occhi belli’. Quando l’ambiente che le circonda non è familiare tendono a guardare in modo fugace e ad impiegare la visione periferica prima di concentrarsi su qualcosa.
Per quanto riguarda il tatto nella zona della bocca e del viso sono molto sensibili, spesso infatti evitano anche di essere toccate. Complicato è anche il rapporto con il cibo, gli alimenti non devono essere troppo freddi e nemmeno troppo caldi. Importante è poi il loro aspetto, che non deve essere irregolare.
Le bambine con Sindrome di Rett manifestano un notevole interesse per il gioco e le relazioni, inoltre hanno uno spiccato senso dell’umorismo. A differenza del livello della produzione verbale quello di comprensione è incredibilmente sviluppato, infatti saranno sempre felici di scoprire giochi nuovi.