Cibi scaduti: dopo quanto tempo puoi mangiarli (senza stare male)

Quando facciamo una spesa eccessiva, può capitare di non riuscire a consumare tutto il cibo: dopo quanto tempo mangiare i cibi scaduti?

Ogni volta succede la stessa storia, ci rechiamo al supermercato e mettiamo nel carrello tutto ciò che ci capita sotto mano. Nonostante le restrizioni economiche, e nonostante l’intenzione di acquistare solo i prodotti effettivamente necessari, si finisce per fare una spesa eccessiva. Ovviamente, per non incorrere in questo tipo di problema, bisogna adottare certe strategie.

Alimenti scaduti da gettare via (Canva) – Inran.it

Ad esempio, mai fare la spesa quando si è a stomaco vuoto, perché si ha tanta fame e si finisce per prendere di tutto e di più. Inoltre, è sempre bene prepararsi una lista precisa, e comprare solo ciò che occorre, senza fare sgarri. Infine, è sempre indicato fare un programma alimentare della settimana, in modo tale da controllare tutto ciò che si consuma.

Dopo quanto tempo si possono mangiare i cibi scaduti per non stare male

Donna controlla data scadenza (Canva) – Inran.it

Comunque sia, fare una spesa eccessiva è una cattiva abitudine che tutti noi abbiamo. Accatastiamo prodotti in frigo, oppure nella credenza, e poi ce ne dimentichiamo, senza considerare che questi magari scadono dopo pochi giorni. Sono numerosi gli alimenti a breve scadenza, e che spesso finiamo per gettare via. Uno spreco che occorrerebbe arrestare.

Una spesa mirata è il migliore dei modi per evitare gli sprechi alimentari, una delle tante piaghe dei paesi sviluppati. Tuttavia, ci sono prodotti che si possono consumare anche oltre la data di scadenza, e altri che sarebbe meglio non consumare, per non subire spiacevoli effetti negativi. Tra gli effetti negativi più frequenti del consumo di cibo scaduto troviamo nausea, diarrea, mal di pancia, vomito e anche febbre.

Data scadenza uova (Canva) – Inran.it

Insomma, per evitare di sentirsi male per un paio di giorni, è sempre meglio tenere d’occhio la data di scadenza. Se il miele si conserva in eterno e si può consumare anche dopo anni, per il latte meglio non andare oltre la data riportata sulla confezione, e così per quanto riguarda i formaggi in generale.

Per la pasta, invece, possiamo consumarla anche a un anno, massimo due anni, dopo la data di scadenza. L’olio d’oliva scaduto va consumato entro sei mesi, mentre i succhi di frutta scaduti entro 5 mesi. I biscotti scaduto si possono mangiare entro un anno, senza avere effetti negativi sulla salute, gli affettati si devono consumare entro la data di scadenza, mai oltre.

Lo yogurt si mantiene per 4 o 5 giorni oltre la data sulla confezione, il pesce in scatola entro un mese. Il cioccolato scaduto si può mangiare fino a due mesi dalla scadenza, infine, le uova, che sono quelle che danno maggiori problemi, da non consumare mai oltre la data di scadenza.

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