Demenza, quante ore passi seduto possono aumentare i rischi

Demenza: rischi maggiori per chi sta seduto molte ore. C’è una forte correlazione: a dirlo un nuovo studio realizzato su oltre 50 mila persone. Tutti i dettagli

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Ragazzo sdraiato sul divano (Canva) – Inran.it

Fare una vita sedentaria non è un buono stile. A dirlo, ormai da tempo, la scienza. Stare fermi, eccessivamente seduti e trascorrere il proprio tempo sempre troppi stimoli, può influire negativamente in quanto è legato ad una maggiore incidenza di malattie, soprattutto di tipo cardiovascolari e ad un rischio più elevato di infarti e morte precoce.

Oggi c’è di più. Arriva, infatti, un nuovo dato che spiega come trascorrere molte ore seduti aumenta la possibilità di sviluppare in modo più facilitato la demenza. A dirlo uno studio inglese che ha analizzato il comportamento di ben 50 mila persone. C’è da preoccuparsi? L’attività fisica basta a bilanciare le cose? Vediamo tutti i dettagli del caso.

Demenza, stare seduto troppe ore aumenta i rischi

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Mani di anzioni (Canva) – Inran.it

Quasi 50 mila persone, over 60 e non affetti da demenza, monitorati nel corso della loro vita, h24, per diversi anni, e dunque anche nei loro movimenti, osservati in modo speciale, per capire che incidenza potessero avere i comportamenti quotidiani sullo sviluppo della demenza. Al vaglio anche carte ospedaliere per non tralasciare nulla.

Lo studio non lascia dubbi: chi sta seduto per almeno 10 ore al giorno ha più probabilità (+8%) di sviluppare la patologia rispetto a chi sta seduto meno tempo. Il rischio schizza al 63% per tutte le persone che rimangono seduti per 12 ore. Impossibile restare fermi tutte queste ore? Non di certo, dicono gli studiosi, soprattutto per chi fa un lavoro di scrivania, trascorre molto tempo in macchina per gli spostamenti, senza considerare i pasti.

“Questi livelli estremi di sedentarietà sono quelli in cui vediamo un rischio molto più elevato di declino cognitivo e di memoria” ha precisato, come si legge su Il Giornale,  il prof. David Raichlen, firmatario della ricerca e docente di Scienze biologiche e Antropologia alla University of Southern California.

Come evitare il peggio

Gli studiosi hanno specificato che fare attività fisica, magari alla sera, dopo essere stati troppo tempo seduti durante il giorno non aiuta a mitigare l’incidenza della demenza. Lo hanno visto con le osservazioni sul campo, anche chi faceva sport non migliorava la propria situazione. Ecco perché, dicono, è essenziale muoversi, anche in casa, semplicemente stando in piedi.

L’appello è ai più giovani: non trascorrere troppe ore davanti al pc o alla tv, ma di uscire, camminare, facendo attività che vanno a spezzare il ritmo della sedentarietà. Basta una passeggiata, salire le scale, anche parlare al telefono va bene ma magari stando in piedi o camminando dentro una stanza. Le video call di lavoro online non sono demonizzate ma è consigliato, anche in questo caso, rimanere in piedi piuttosto che seduti.

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