Allergie autunnali: quali sono le più comuni e come combatterle?

Le allergie autunnali rappresentano un problema piuttosto serio per molte persone. Il cambio di stagione, infatti, reca con sé una serie di allergeni comuni come i pollini e le spore di muffa, oltre ai “classici” acari della polvere. Gli attacchi causano diversi sintomi più o meno invasivi, che possono a loro volta provocare un netto peggioramento della qualità di vita. Di contro, ci sono varie strategie che si possono adottare per combattere queste allergie, il che include anche alcune misure preventive.

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Quali sono le allergie autunnali più comuni?

Le allergie più comuni che ci troviamo ad affrontare durante la stagione autunnale sono principalmente due: l’allergia al polline di ambrosia e quella alle spore della muffa, specialmente se si parla dell’alternaria.

Quando arriva l’autunno, l’ambrosia si diffonde nei campi e nei parchi e rilascia i suoi pollini, che vengono trasportati dal vento e che possono finire nei nostri occhi o nelle vie respiratorie, causando così una reazione allergica. I sintomi allergia più comuni includono le irritazioni alle mucose del naso e agli occhi, con la possibilità che possano svilupparsi anche gonfiori e lacrimazione.

Le muffe, invece, si diffondono attraverso piccole spore che galleggiano nell’aria. In autunno, l’umidità e le foglie cadute creano l’ambiente ideale per la loro proliferazione. Anche in questo caso, le spore possono essere inalate e causare sintomi allergici, molto simili a quelli già descritti poco sopra.

Come combattere le allergie d’autunno?

Per fronteggiare le allergie autunnali, bisogna adottare una serie di accorgimenti e comportamenti che possono aiutarci a limitare l’esposizione agli allergeni, e a gestire i sintomi in maniera efficace. Un primo step importante è il seguente: tenere chiuse le finestre, specialmente durante le giornate più ventose, ovvero quando la concentrazione di pollini e spore nell’aria tende ad essere più alta.

Altro aspetto da tenere in considerazione è l’igiene personale. Dopo essere stati all’aperto, potrebbe essere utile farsi una doccia e cambiarsi d’abito per rimuovere eventuali pollini o spore rimasti attaccati agli indumenti o alla pelle. Inoltre, è importante lavare frequentemente le lenzuola e gli asciugamani, a temperature elevate, per eliminare gli acari della polvere.

Contro gli acari che si annidano nei letti, è possibile usare un aspirapolvere battimaterasso, mentre per la pulizia della casa è d’obbligo un aspirapolvere con filtro HEPA (classe H13). Anche i purificatori d’aria si rivelano importantissimi.

Poi, un ruolo chiave appartiene ai farmaci antistaminici, che aiutano a bloccare la reazione del corpo agli allergeni. Se i sintomi sono molto intensi, potrebbe essere necessario consultare un medico per discutere del problema e per capire quali terapie adottare, come l’assunzione dei corticosteroidi o degli immunomodulatori. Questi ultimi possono aiutare a controllare l’infiammazione e a ridurre le reazioni del sistema immunitario agli allergeni.

Infine, bisognerebbe adottare (sempre e comunque) uno stile di vita sano e attivo. Una dieta equilibrata e una regolare attività fisica possono infatti aiutare a rafforzare il sistema immunitario e a migliorare la capacità di gestire lo stress, che può peggiorare i sintomi allergici.

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