Le abitudini della longevità dopo i 40 anni

Ci sono delle piccole ma preziosissime abitudini che puoi mettere in pratica per avere una maggior longevità dopo i 40 anni.

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Bastano poche abitudini sane per vivere di più: lo studio che lo prova – Inran.it

La ricerca del benessere e della longevità è un obiettivo condiviso da moltissime persone, se non da tutti. Grazie ai progressi scientifici degli ultimi decenni, oggi possiamo godere di una vita più lunga rispetto ai nostri nonni e bisnonni, con la possibilità di curare molte malattie, effettuare controlli regolari atti alla prevenzione. Le nostre aspettative di vita sono molto migliorate, almeno qui in Occidente, ma non solo grazie ai progressi della medicina. Infatti, molto dipende anche da noi e dal nostro modo di vivere.

Poche e preziose: ti presento le abitudini della longevità

vivere di più
Signore anziano che guarda felice il cielo – Inran.it

È importantissimo avere una maggiore consapevolezza sull’importanza che hanno le nostre abitudini sulla nostra vita. Più adottiamo dei comportamenti sani, più il nostro organismo starà bene e quindi abbiamo la probabilità di vivere più a lungo. Uno studio condotto negli Stati Uniti da Xuan-Mai Nguyen, specialista in scienze della salute per il Million Veteran Program al VA Boston Healthcare System, ha esaminato le abitudini di ex militari statunitensi che hanno prestato servizio all’estero, scoprendo che alcune buone pratiche intorno ai 40 anni possono prolungare la vita di ben 24 anni. Adottarle tra i 50 e i 60 anni può ancora aumentare la speranza di vita di 18-21 anni.

Prima di tutto, secondo lo studio, l’attività fisica si è dimostrata essere la chiave principale per una vita più lunga, con una camminata quotidiana di soli 30 minuti che riduce il rischio di morte del 46% rispetto a una vita sedentaria. Evitare la dipendenza dagli oppioidi è altrettanto importante, con un calo del rischio di morte del 38%. Ricordiamo che in America molte medicine sono a base di oppioidi. Abbandonare il tabacco e il fumo può ridurre il rischio del 29%, mentre gestire meglio lo stress può contribuire a una diminuzione del 22% del rischio di morte precoce.

Anche la dieta gioca un ruolo fondamentale: un’alimentazione a base vegetale può ridurre le possibilità di morte del 21%, anche senza la necessità di diventare vegetariani o vegani. Limitare il consumo di alcool a meno di 4 bevande al giorno riduce il rischio di morte precoce del 19%. Un sonno regolare di 7-9 ore a notte può ridurre il rischio di morte precoce dell’18%.

Lo studio poi si indirizza anche verso le relazioni. Infatti, è risultato molto importante avere delle relazioni sociali positive, fattore che riduce il rischio di morte precoce del 5%. In un’epoca in cui la solitudine è diffusa, circondarsi di relazioni positive può fare la differenza per una vita sana e lunga.

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