Dormire poco o male: cosa accade al nostro corpo? Le conseguenze sono più gravi di quanto pensi

Quando non dormi bene oppure ti concedi solo poche ore di sonno, il tuo organismo ne risente, e non è una cosa da sottovalutare.

Il sonno è una funzione biologica fondamentale per il nostro benessere psicofisico. Dormire bene non significa solo recuperare energie, ma anche garantire una migliore qualità della vita, influenzando positivamente l’umore, la concentrazione e la salute in generale.

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Dormire poco o male: cosa accade al nostro corpo? Le conseguenze sono più gravi di quanto pensi – Inran.it

Purtroppo però, sempre più persone soffrono di disturbi del sonno che possono compromettere le attività quotidiane e aumentare il rischio di sviluppare patologie croniche.

Perché il sonno è fondamentale per la nostra salute?

Durante il sonno, il corpo attraversa diverse fasi, tra cui il sonno REM e il sonno non-REM, entrambe cruciali per il recupero fisico e mentale.

Durante il sonno non-REM, il cervello consolida la memoria e ripara i tessuti, mentre il sonno REM è associato all’elaborazione emotiva e cognitiva.

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Perché il sonno è fondamentale per la nostra salute? – Inran.it

La privazione del sonno può portare a una serie di sintomi negativi, tra cui irritabilità, difficoltà di concentrazione e una maggiore predisposizione a malattie cardiovascolari e patologie metaboliche.

Quali sono le principali cause dei disturbi del sonno?

Uno dei principali fattori che influenzano la qualità del sonno è lo stress. L’ansia e le preoccupazioni quotidiane possono impedire un adeguato rilassamento, rendendo difficile addormentarsi o riuscire a dormire in modo profondo.

Anche le abitudini scorrette, come l’uso eccessivo di dispositivi elettronici prima di dormire, un ambiente di riposo inadeguato (qui qualche consiglio per una camera da letto confortevole e rilassante) o una dieta poco equilibrata, possono influire negativamente sul sonno.

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Quali sono le principali cause dei disturbi del sonno? – Inran.it

L’insonnia si può manifestare in tre forme principali:

  • Iniziale: difficoltà ad addormentarsi.
  • Centrale: risvegli frequenti durante la notte.
  • Terminale: risveglio precoce senza possibilità di riaddormentarsi.

Mentre un’insonnia occasionale può essere gestita con semplici accorgimenti, l’insonnia cronica richiede spesso l’intervento di uno specialista.

Come migliorare la qualità del sonno

Per favorire un riposo ottimale, è importante adottare alcune abitudini che migliorano la qualità del sonno. Prima di tutto bisogna impostare una routine regolare, andando a dormire e svegliandosi sempre alla stessa ora. Ciò aiuta a stabilizzare il ritmo circadiano e a migliorare il sonno. Anche l’ambiente in cui si dorme è importante: una stanza silenziosa, buia e con una temperatura confortevole facilita il rilassamento e riduce i disturbi notturni.

L’uso di dispositivi elettronici (come telefoni, TV e tablet) prima di dormire può interferire con il riposo, poiché la luce blu emessa dagli schermi inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno. Per questo motivo, è consigliabile non utilizzare questi dispositivi almeno un’ora prima di coricarsi.

Allo stesso modo, il consumo di caffeina e alcol nelle ore serali può alterare il naturale ciclo del sonno, rendendo più difficile addormentarsi e mantenere un riposo profondo.

Da non sottovalutare anche le attività rilassanti prima di andare a letto. Leggere un libro, ascoltare musica soft o praticare tecniche di respirazione e meditazione contribuisce a ridurre lo stress e quindi anche a dormire meglio.

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