Per pulire casa è fondamentale avere gli strumenti giusti, come le spugne. Queste però stanno andando fuori moda: ecco il nuovo trend
Ottimizzare la pulizia in casa non è mai facile, soprattutto se si ha poco tempo a disposizione. Spesse volte, si tende a procrastinare proprio perché si è troppo impegnati. Tuttavia, per avere casa ordinata, pulita e igienizzata, anche se non si ha tempo a disposizione, c’è un trucco, vi è infatti il metodo dei 15 minuti, che dovrebbero conoscere tutti.

Per velocizzare il tutto, ci vogliono gli strumenti giusti, perché non serve solo un tipo di spugna per pulire casa. Ce n’è una per ogni esigenza e questo permette di migliorare il risultato ed evitare errori. Ad esempio, i vetri, non possono essere puliti con la spugna abrasiva, bensì con uno straccio in cotone. Qui trovi ogni spugna per la sua funzione. In cucina, però, si tende ad usare sempre la stessa spugna, ovvero quella abrasiva, perché riesce a rimuovere a fondo lo sporco. Tuttavia, per una serie di esigenze, questa spugna sta andando fuori trend. Ecco le spugne che stanno spopolando e stanno facendo impazzire tutti.
Le spugne da cucina sono passate di moda: ecco il nuovo trend
C’è stato un tempo in cui nessuno metteva in discussione la presenza della spugna da cucina accanto al lavello. Era uno di quegli oggetti “must have” che si davano per scontati. Ma le cose, negli ultimi anni, stanno cambiando, e anche parecchio. Sempre più persone stanno abbandonando le classiche spugne giallo-verdi in favore di alternative più pratiche, più pulite e decisamente più sostenibili. Il motivo? Semplice: la consapevolezza. Sappiamo ormai che, dietro l’apparente utilità di una spugna, si nasconde un piccolo mondo… ma fatto di batteri.

Chiunque abbia mai usato una spugna per più di qualche giorno sa che, a un certo punto, inizia a emanare un odore sgradevole. Quello, purtroppo, è solo il sintomo di qualcosa di più serio: l’umidità trattenuta tra i pori e i residui di cibo creano l’ambiente perfetto per la crescita di germi. Lavare piatti e superfici con un oggetto potenzialmente più sporco di quello che vogliamo pulire? Forse è il caso di fare un passo indietro. O meglio: un passo avanti.
La rivoluzione arriva dal bambù
A prendere sempre più piede sono le spazzole realizzate in materiali naturali, come il bambù e le fibre vegetali. Sono resistenti, asciugano in fretta e – dettaglio tutt’altro che trascurabile – non diventano un covo di batteri nel giro di pochi giorni. In più, durano molto più a lungo rispetto alle classiche spugne, che spesso finiscono nella spazzatura dopo un paio di settimane.
Chi le ha provate, spesso non torna indietro. Anche perché, oltre alla praticità, c’è una bella differenza sul piano ambientale: le spazzole in fibre naturali sono biodegradabili, quindi non lasciano tracce dannose una volta gettate via. Oltre ad essere decisamente più igieniche, queste spazzole sanno anche il fatto loro quando si tratta di pulizia. Le setole sono abbastanza rigide da affrontare lo sporco ostinato, ma senza il rischio di rovinare pentole o stoviglie delicate. E se si scelgono versioni con setole più morbide, vanno benissimo anche per superfici sensibili.