Acido nicotinico: cos’è e in quali alimenti si trova

La niacina, che viene chiamata anche vitamina B3 o vitamina PP, è una parola che viene impiegata per indicare due molecole in modo particolare: si tratta della nicotinammide e dell’acido nicotinico. In realtà le due molecole non sono la stessa cosa, ma hanno una distribuzione differente in base agli alimenti presi in considerazione. L’acido nicotinico (la niacina) si trova più spesso all’interno dei vegetali, invece la niacinammide si trova più frequentemente all’interno dei tessuti animali. L’acido nicotinico è una molecola che ha una grande importanza dal punto di vista biologico, la cui scoperta risale all’inizio del Novecento, nel corso di tutte le ricerche nate per prevenire e per trovare adeguate terapie per contrastare la pellagra. Quest’ultima è proprio una malattia che viene provocata da parte di una riduzione o addirittura di una lacuna completa nell’assorbimento di acido nicotinico e di triptofano. La patologia, quando non viene curata in maniera adeguata, può portare anche alla morte e i sintomi principali con cui si manifesta sono ben tre, ovvero la diarrea, la dermatite e la demenza.

La funzione principale

L’acido nicotinico che viene assorbito all’interno degli alimenti poi viene portato dal sangue fino alle cellule del corpo umano. In queste ultime avviene la sua trasformazione in diverse forme che sono molto attive dal punto di vista biologico, ovvero il NAD e il NADP, rispettivamente nicotinammide adenin dinucleotide ed enicotinamide adenin dinucleotide fosfato. Questi derivati svolgono la loro attività come co-enzimi, ovvero delle parti non proteiche che hanno una derivazione vitaminica. Gran parte dell’acido nicotinico che viene assorbito si caratterizza per essere convertita da parte del fegato e poi espulsa dal corpo umano mediante l’urina.

In quali alimenti si trova

L’acido nicotinico è una di quelle molecole diffuse in tanti alimenti. Tra gli altri, elevati quantità di acido nicotinico sono contenute all’interno di cereali integrali, nei legumi secchi, nelle carne e nelle frattaglie (in modo particolare nel fegato di equino e di suino), nelle uova e anche nel pesce (in modo particolare nelle acciughe, nel tonno, nelle sarde e nel salmone). Tra i vari alimenti in cui è presente l’acido nicotinico, quelli dalla maggiore concentrazione corrispondono alla crusca di frumento e al lievito di birra. Il corpo umano ha la particolare capacità di riuscire a sintetizzare la vitamina PP mediante una specifica reazione chimica che presente come substrato l’amminoacido triptofano, che viene poi assorbito tramite gli alimenti, come ad esempio grazie alla carne, al pesce, alle uova e al formaggio.

La niacina si può acquistare sia in farmacia che nelle parafarmacie sottoforma di capsule. Per l’assunzione di questo tipo di integratore non serve alcuna prescrizione medica, ma risulta essere efficace esclusivamente nei casi in cui la dieta non riesce a garantire un corretto apporto per quanto riguarda la vitamina PP. Quando l’acido nicotinico viene assunto in dosi elevate può svolgere un’azione benefica per la riduzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Anche se comunque è una sostanza che il nostro organismo riesce a tollerare senza particolari problemi, deve essere sempre assunta seguendo quanto indicato dal medico.

Quali sono gli effetti collaterali e le interazioni

Nella maggior parte dei casi, le controindicazioni legate all’assunzione di niacina sono davvero ridotte all’osso. Spesso, infatti, sono effetti collaterali davvero molto leggeri e che corrispondono di solito a mal di testa, senso di vomito e nausea, ma anche possibili vertigini, seppure la manifestazione avvenga in modo particolarmente lieve. L’assunzione di acido nicotinico, però, non è consigliata in tutti quei soggetti che fanno uso di statine. Queste ultime non sono altro che dei farmaci ipocolesterolemizzanti. L’impiego della niacina è sconsigliato anche in tutti i casi in cui il soggetto soffra di gotta, di diabete, di ulcera oppure di una funzionalità epatica diminuita. Tra le varie interazioni della niacina troviamo sicuramente quella di maggior interesse con i farmaci beta bloccanti. L’effetto collaterale corrisponde ad una diminuzione troppo alta della pressione delle arterie. Un’altra interazione molto diffusa degli integratori a base di acido nicotinico è sicuramente quella con i farmaci antidiabetici. Quando l’acido nicotinico viene assunto ad un dosaggio troppo alta gli effetti collaterali più diffusi sono vampate, ipotensione, prurito, diarrea e dolore epigastrico. In alcuni casi si sono registrati anche dei cambiamenti nei valori dell’epatotossicità e delle transaminasi.

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