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Home Anatomia

Edema polmonare acuto: accumulo di liquido nei polmoni

L’edema polmonare acuto è un emergenza medica che interessa l’apparato respiratorio del soggetto. In sostanza i polmoni si riempiono di liquido, impedendo la corretta diffusione di ossigeno nel corpo.

Aggiornato: 26 Ottobre, 2019 - Pubblicato: 9 Giugno, 2017

Argomenti trattati mostra
1 Cause dell’accumulo di liquido nei polmoni
2 Cause
3 Sintomatologia dell’edema polmonare acuto

In sostanza i polmoni si riempiono di liquido, impedendo la corretta diffusione di ossigeno nel corpo. L’intervento deve essere immediato perché la conseguenza può essere fatale.

L’edema polmonare acuto è una patologia grave a carico dei polmoni e del sistema respiratorio. Questo disturbo grave è connotato da un accumulo improvviso e ingente di acqua e di proteine nei polmoni, precisamente negli spazi interstiziali, nei bronchioli, negli alveoli. Questo liquido deriva dal siero ematico per essudazione e trasudazione mediante la parete di capillari che alimentano i polmoni.

La presenza del liquido rende problematico lo scambio gassoso negli alveoli e quindi la respirazione del soggetto. Questo status ha come immediata conseguenza la riduzione di ossigeno nel sangue e quindi in tutto il corpo, in sostanza un’ipossia grave. La carenza di ossigeno può provocare in alcuni casi arresto cardiaco e morte.

L’edema polmonare acuto, come emerge chiaramente, è quindi una emergenza medica molto grave, che richiede intervento tempestivo. Nella maggioranza dei casi questo disturbo è la conseguenza di problemi cardiocircolatori, ma non è sempre così.

Cause dell’accumulo di liquido nei polmoniEdema polmonare acuto: le cause

L’edema polmonare acuto è un accumulo di liquido nei polmoni. Questo liquido è costituito da soluzione in acqua di proteine, con eventualmente del sangue. Esso si accumula nei polmoni provenendo dai capillari alveolari, precisamente dall’endotelio che riveste questi vasi sanguigni. Il passaggio avviene per trasudazione o per essudazione.

Nello specifico si tratta di essudazione quando la sostanza filtra attraverso i vasi a causa di una infiammazione che li rende permeabili; mentre la trasudazione è causata da un aumento della pressione del sangue, che determina come conseguenza la fuoriuscita di siero anche se la parete è sana e integra. La differenza fra queste due cause di accumulo è data dalla presenza o meno nel liquido di cui si sono riempiti i polmoni di proteine.

In normali condizioni, le cellule del tessuto che ricopre i capillari, l’endotelio, è tenuto insieme da giunzioni che impediscono il passaggio della soluzione disciolta nel siero ematico. Questa barriera è una membrana semipermeabile, quindi sostanzialmente permette il passaggio dell’acqua in entrambi i sensi, ma in maniera controllata. Se il soggetto è sano e in buona salute, non c’è nessun accumulo perché c’è un equilibrio coerente fra l’acqua in entrata e quella in uscita. Eventuali minimi accumuli, inoltre, vengono drenati subito dalla circolazione linfatica e messi nel circolo sistemico. Questo equilibrio è dato dalla cosiddetta equazione di Starling.

Cause

Le principali cause dell’ edema polmonare acuto, date da una condizione patologica o da un disturbo presente nel paziente sono:

  • Insufficienza o scompenso cardiaco: ovvero l’incapacità del muscolo del cuore di assicurare una portata ematica sufficiente. Con conseguente aumento della pressione nell’atrio sinistro, a carico dei capillari polmonari.
  • Ischemia coronarica: dovuta precisamente al restringimento (stenosi) delle arterie che confluiscono nel cuore. Data da aritmia nel ventricolo sinistro con problematiche conseguenti nella gittata di sangue.
  • Compromissione delle valvole del cuore: serraggio imperfetto e quindi ridotta gittata ematica.
  • Ipertensione arteriosa polmonare: dato l’ispessimento del ventricolo e la compromissione della gittata.
  • Cardiomiopatia: dilatazione o ipertrofia del cuore.
  • Infarto del miocardio
  • Stenosi della valvola mitrale: quindi riduzione del calibro della valvola che consente il passaggio di sangue. Quindi con conseguente aumento della pressione nel cuore e nei capillari.
  • Ipoalbuminia: data l’iponchia conseguente, ovvero il calo della pressione oncotica. La conseguenza è la trasudazione.
  • Pneumotorace: quando c’è una eccessiva ridotta pressione sulle pareti dei polmoni. Questa determina una permanenza dei polmoni gonfi, che permette la penetrazione di gas e quindi un collasso del polmone con conseguente aumento della pressione.

La cause date da trasudazione, quindi in soggetti anche fisiologicamente sani, possono essere:

  • Polmonite, infiammazione degli alveoli polmonari.
  • Reazione allergica violenta, anafilassi: che determina un deterioramento delle pareti dei capillari.
  • Respirazione di polveri, gas, vapori irritanti: che danno luogo a infiammazione delle pareti dei capillari.
  • Pancreatite acuta: un’infiammazione che determina un deterioramento della parete dei capillari, che diventa più permeabile.
  • Shock: una ridotta perfusione del sangue. Data da coagulazione intravascolare, da trombi.

Altre cause dell’ edema polmonare acuto

  • Carcinoma, che compromette la circolazione linfatica.
  • Pneumoconiosi: inalazione di polvere dannosa che determina degenerazione fibrotica a danno del drenaggio linfatico.
  • Overdose da droga, come eroina, morfina, crack, cocaina.
  • Eclampsia e conseguente aumento della permeabilità capillare.
  • Alta quota, nota anche come HAPE, o apnea.

Sintomatologia dell’edema polmonare acutoEdema polmonare acuto: i sintomi

I seguenti sintomi si evolvono rapidamente e improvvisamente:

  • Dispnea: difficoltà a respirare, fiato corto;
  • Dolore toracico e sudorazione eccessiva;
  • Colorazione cianotica del soggetto: data dalla difficoltà di respirazione;
  • Tosse secca, con espettorato schiumoso e con tracce ematiche;
  • Tachicardia e aritmia;
  • Percezione dei battiti del cuore, cardiopalmo: battito tumultuoso
Tags: Apparato respiratorio
Dr.ssa Roberta Gammella

Dr.ssa Roberta Gammella

Revisione scientifica e correzione a cura della Dottoressa Roberta Gammella (medico di base). Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
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