Insufficienza venosa: quali sono le cause, i sintomi e come curarsi al meglio

Cosa causa l’insufficienza venosa e quali sono i sintomi? Ma soprattutto, che cosa è? Di seguito tutti i dettagli riguardanti la patologia.

perché vene varicose
Insufficienza venosa (Canva – Inran.it)

L’insufficienza venosa cronica è una forma di malattia venosa che si verifica quando le vene delle gambe sono danneggiate. Di conseguenza, queste vene non sono in grado di gestire il flusso sanguigno come dovrebbero e il sangue nelle gambe fa più fatica a tornare al cuore. Questa condizione provoca il ristagno del sangue nelle vene delle gambe, con conseguente pressione elevata nelle vene stesse.

Può essere causata da un danno in una qualsiasi delle vene delle gambe, tra queste vi sono:

  • Profonde: sono vene di grandi dimensioni situate in profondità nel corpo e che attraversano i muscoli.
  • Superficiali: si trovano vicino alla superficie della pelle.
  • Perforanti: collegano le vene profonde e superficiali.

All’inizio l’insufficienza venosa può causare sintomi lievi e con il tempo, può interferire con la qualità della vita e portare a gravi complicazioni.

Sintomi e cura dell’insufficienza venosa

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Vene (Canva – Inran.it)

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Questa patologia può causare una serie di conseguenze per tutto l’organismo come: infiammazione del tessuto nell’area colpita, danni ai tessuti, ulcere da stasi venosa (piaghe aperte sull’epidermide). Le ulcere da stasi venosa, sono molto difficili da trattare e non guariscono facilmente, con pericolo di infettarsi.

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I segni e i sintomi dell’insufficienza venosa cronica comprendono:

  • Vene varicose
  • Gambe doloranti o stanche
  • Bruciore, formicolio nelle gambe
  • Pelle scolorita di colore marrone-rossastro
  • Edema (gonfiore) nella parte inferiore delle gambe e delle caviglie, soprattutto dopo essere stati in piedi per molto tempo o alla fine della giornata
  • Prurito della pelle delle gambe o dei piedi
  • Gambe pesanti

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Trattare questa condizione è possibile ed esistono diversi metodi a seconda dell’efficacia, del costo e dall’invasività. Tra i metodi più costosi ed invasivi c’è la chirurgia, nello specifico sono sette gli interventi possibili:

  • Safenectomia: consiste nello sfilare la vena grande e/o piccola safena
  • Varicectomie isolate: una semplice incisione sulla pelle e l’esportazione delle varici
  • Crossectomia: legatura e sezione della safena
  • E.P.S.: intervento mininvasivo endoscopico
  • Obliterazione endovenosa con Laser
  • H.I.V.A.: metodica che impedisce il ristagno di sangue nel sistema nervoso superficiale
  • Obliterazione endovenosa con radiofrequenza

Cure meno invasive in base ai sintomi manifestati sono in massaggi linfatici, i quali stimolano la contrazione dei muscoli, e i farmaci per la pressione sanguigna. Gli alleati naturali da tenere in considerazione, invece sono: vite rossa, ippocastano, amamelide, pungitopo, centella asiatica e meliloto.

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