Confusione mentale, condizione patologica o temporanea?

Il sintomo principale è l’incapacità di pensare, e la sua evoluzione dipende dalla causa. Questa condizione può nascere in modo latente e poi sfociare in una malattia grave, se sottovalutata. A volte la sua manifestazione è fulminea, mentre in altri casi può aggravarsi lentamente. Spesso la degenerazione avviene con l’età, e il deperimento naturale dell’organismo, ma altre volte si hanno cause diverse, specialmente nei giovani.

I sintomi della confusione mentale sono ben precisi e riconoscibili, ma spesso sono i parenti a doverli individuare. Chi soffre di confusione mentale grave infatti, ha difficoltà a percepire la sua condizione. Per questo l’anamnesi di questa condizione, o malattia, è spesso affidata alle persone più vicine al malato.

È necessario riconoscere quindi se il proprio caro ha difficoltà nel riconoscere le persone, ma anche posti conosciuti. Tra i sintomi anche la perdita della percezione temporale. Se il vostro caro non riesce a comprendere le varie ore della giornata ma anche la data, siamo di fronte ad un sintomo.

Questi sintomi iniziali possono poi evolvere in delirio e allucinazioni, o altre gravi manifestazioni. Con la senilità, questi sintomi possono essere aggravati da cambi di residenza ed abitudini.

Questi sintomi sono comunque simili per molte altre malattie. Spesso chi soffre di confusione mentale manifesta anche irrequietezza e ansia. È in molti casi irritabile e ha difficoltà a dormire. Alla difficoltà a parlare si associa anche quella della scrittura. I cambi di umore sono frequenti ma anche le cefalee e altri disturbi fisici simili.

Le diverse tipologie di confusione mentale

tipologie di confusione mentale

La confusione mentale viene classificata in tre diverse tipologie, a seconda della gravità e della sua condizione. La medicina diversifica la condizione in confusione mentale ipoattiva, iperattiva e mista.

Nella confusione mentale ipoattiva si segnala un’attività ridotta della persona. Questa appare stordita, quasi narcotica e silenziosa. Questi sintomi sono simili a quelli della depressione. In questo caso è fondamentale parlare con il malato, per comprendere se la sua è una condizione di depressione o confusione mentale.

Nella confusione mentale iperattiva si segnala naturalmente un’attività insolitamente sopra la norma. È in questo tipo di condizione che si manifestano le allucinazioni e i deliri. I sintomi sono molto simili a quelli del disturbo bipolare e della schizofrenia.

La confusione mentale mista si manifesta chiaramente con i sintomi delle due precedenti. Nella statistica della confusione mentale, il 65% dei casi appartiene alle ultime due tipologie.

La confusione mentale giovanile

La confusione mentale giovanile va presa molto seriamente, perché generalmente dovuta a danni gravi. A differenza di quella senile, che può essere fisiologica, la confusione mentale nei giovani potrebbe avere cause diverse.

Vi sono fattori transitori e fattori permanenti. È importante dunque che alcuni fattori transitori siano subito corretti. Tra i fattori che possono portare a stati di confusione, l’abuso di alcool e di droga. Se questo abuso persiste, i danni possono diventare permanenti. Tra i fattori anche lo stress e l’ansia, di cui spesso i giovani soffrono in vista di appuntamenti importanti.

Ma ci sono anche cause rintracciabili nell’alimentazione e in alcune malattie serie. I traumi, specialmente quelli cranici e del collo, possono tramutarsi in confusione. Lo squilibrio elettrolitico, l’epilessia e la fibromialgia sono malattie che hanno manifestazioni di confusione mentale. Ma anche l’insonnia, riconducibile stress, o la pressione bassa, dovuta avarie cause, creano stati di confusione. Nei bambini la febbre alta e l’ipotermia, e in alcuni casi negli adulti, può creare delirio.

In ultimo una cattiva alimentazione può portare a carenze di alcuni elementi essenziali per l’organismo. La mancanza di vitamina C e B12, o di tiamina, sono i maggiori indiziati per la confusione mentale giovanile.

La confusione mentale senile

Negli anziani la confusione mentale è spesso più diffusa, a causa della degenerazione cellulare naturale. Quando la causa non è così scontata, l’origine della confusione può essere una malattia molto seria. Per questo bisogna agire tempestivamente sulla malattia, che può mettere a rischio la vita dell’anziano.

Tra le cause più probabili infatti c’è il tumore al cervello e l’ictus. Poi i problemi polmonari potrebbero determinare delle carenze di ossigeno al cervello. Ma alla base della confusione potrebbero esserci anche l’ipoglicemia, le infezioni di varia natura e il lupus. Non ultima, una terapia farmacologica con controindicazioni può portare a stati confusionali.

L’evoluzione della confusione mentale

A seconda della causa, la confusione mentale potrebbe evolvere in qualcosa di cronico e specifico. Una vera malattia con conseguenze gravi, come il coma. Altre complicazioni gravi possono essere la disabilità motoria fino addirittura alla paralisi parziale o totale. Tra queste paralisi potrebbe comportare anche la difficoltà di deglutizione con gravi conseguenze alimentari. Tra le complicanze psicologiche anche i cambiamenti di personalità e le personalità multiple, e il deficit cognitivo permanente. A livello fisico inoltre, vi potrebbero essere casi di insensibilità e incoscienza.

Diagnosi

come diagnosticare la confusione mentale

La diagnosi della confusione mentale passa per prima cosa dall’anamnesi del paziente, spesso con l’aiuto dei propri familiari. I sintomi sono indicativi per procedere alla seconda fase della diagnosi. La valutazione della condizione mentale del paziente deve porre l’attenzione su alcuni aspetti precisi, come le modalità di pensiero, l’attenzione mentale, la memoria e la consapevolezza del paziente.

Per analizzare questi fattori si utilizzano sia metodi strumentali che test valutativi psicologici. Vanno inoltre analizzate, tramite esami strumentali, alcune condizioni cliniche del paziente. Queste sono lo stato di idratazione, eventuali infezioni, problemi di tossicodipendenza e alcolismo. Naturalmente le analisi di urine e sangue sono alla base dell’indagine, e daranno indicazioni per ulteriori esami.

I test fisici e neurologici invece vanno ad accertare l’efficienza di coordinazione, equilibrio nei movimenti e degli occhi.

Quale terapia fare

Se la causa è un abuso di droga o alcool, è necessario chiaramente smettere l’uso di queste sostanze. Se si tratta di un trauma cranico che ha causato la confusione, si deve intervenire sul trauma. Così per qualsiasi causa, va prima eliminato il problema.

Vi sono poi delle regole basilari da seguire, per tutti i tipi di confusione mentale. Queste regole devono ristabilire gli equilibri essenziali per il metabolismo. Ad esempio va sempre idratato e nutrito il corpo. Bisogna assumere antidolorifici per il dolore e evitare malattie all’apparato respiratorio. La terapia potrebbe risultare complicata nei casi di confusione mentale iperattiva, in quanto alcuni farmaci hanno controindicazioni con l’iperattività.

Vi sono anche delle precauzioni che possono essere prese per aiutare le persone che soffrono di confusione. La casa può essere dotata di diari, orologi e calendari, per consentire l’orientamento temporale e la memoria. Un ambiente familiare e rilassato aiuta il malato. Un letto confortevole e una casa illuminata fanno riposare meglio. La musicoterapia e l’aromaterapia possono essere di grande aiuto. Utilizzateli per un miglior riposo e un rilassamento generale, associandoli con dei massaggi.

L’alimentazione deve fornire un nutrimento equilibrato, ricco di sali minerali e vitamine. La prevenzione da adottare riguarda spesso i comportamenti. Come detto, è meglio smettere di bere e fumare, o assumere droghe.



Fonti e bibliografie
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