Rischio ossido di etilene in un integratore alimentare: tutti i dettagli

Il Ministero della Salute ha ritirato un integratore alimentare per rischio ossido di etilene. Gli ultimi aggiornamenti.

integratore ossido di etilene
(Foto Pexels)

Di recente, il Ministero della Salute ha ritirato un integratore alimentare, Nutriva +D Osteo, per rischio ossido di etilene. L’integratore si vende in confezioni da 50 compresse e serve a regolare il processo fisiologico di calcificazione delle ossa, grazie ai sali minerali e alla vitamina D3. Per questo motivo, il Ministero della Salute raccomanda di non consumare il prodotto contaminato. Tutti i dettagli.

Integratore alimentare contaminato da ossido di etilene: non consumare

Il Ministero della Salute ha ritirato un integratore alimentare contaminato da ossido di etilene. Si tratta di un supplemento a base di vitamina D3 e sali minerali che rinforzano le ossa e ne regolano il fisiologico processo di calcificazione. Inoltre queste sostanze contribuiscono all’assorbimento di calcio e fosforo. Questo perché, solitamente dopo i 40 anni, il tessuto osseo comincia a degradarsi essendo più sottoposto all’osteoporosi. Per questo motivo, specie le donne subiscono un processo accelerato di rarefazione delle ossa con l’arrivo della menopausa. Questo si deve al calo degli estrogeni, degli ormoni che aiutano l’assorbimento intestinale del calcio. Inoltre sono importanti per l’assorbimento del calcio. Tutti i dettagli sul prodotto ritirato.

integratore ritirrato
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Informazioni utili sul lotto di integratore contaminato

L’integratore alimentare ritirato dal Ministero contiene un’importante fonte di calcio e magnesio, il Lithothanium calcareum. Inoltre è privo di zuccheri, sale, amido, latte e derivati, glutine, soia, coloranti e aromi artificiali. Il marchio del prodotto è Nutriva, mentre la denominazione esatta: +D Osteo. Marchio dello stabilimento: Natural Way Laboratoires, con stabilimento a Verona e scadenza: 4/2024. Il numero del loto di produzione è P16907A. Si vende in confezioni da 50 compresse contaminate da ossido di etilene.

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Non è la prima volta infatti che si registra un caso di contaminazione di farmaci e integratori alimentari. Sebbene sia una sostanza vietata in Europa in quanto estremamente dannosa per l’uomo, è molto frequente ritrovarla nelle preparazioni industriali alimentari e farmaceutiche. In questo caso, l’integratore è ricco di sali minerali, magnesio, calcio e vitamina D3, adatto a vegani, vegetariani e soprattutto donne in menopausa.

Sophia Melfi

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