Sangue nelle feci: cosa potrebbe essere e quando preoccuparsi

Può accadere che ci sia del sangue nelle feci e di notarlo. Ma vediamo che cosa potrebbe essere e quando bisogna preoccuparsi.

sangue
Sangue (Foto di Anca Dorneanu da Pexels)

Può succedere che possa esserci del sangue nelle feci. A volte ce n’è talmente poco che non si può minimamente notare. A volte, però, pul accadere che la quantità sia abbastanza importante e quindi si nota. Alcune persone possono entrare nel panico nel vedere del rosso da dove non dovrebbe uscire, ma non è sempre motivo di agitazione.

Certo, in ogni caso significa che c’è qualcosa che non va. Ma bisogna distinguere da caso a caso. Ci sono casi molto gravi in cui un sanguinamento indica anche un tumore, mentre ci sono casi in cui ci sono problemi di lieve entità che si possono risolvere nel giro di poco tempo.

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In ogni caso, quando si verifica una cosa del genere, è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico curante, spiegare per bene che cosa si è visto, il colore del sangue, se acceso o scuro, e poi seguire le sue indicazioni. Quasi sicuramente vi indicherà di rivolgervi ad un proctologo per una visita specialistica in primis e poi continuare con gli accertamenti.

Sangue nelle feci: che cosa potrebbe essere

medico esperto
(foto pexels)

È bene far presente che alcuni farmaci possono provocare un sanguinamento gastrointestinale, quindi nel caso di assunzione di questi, potrebbe verificarsi e non è un problema di cui preoccuparsi. Si tratta di un effetto collaterale. Altre cause non gravi potrebbero essere aver mangiato barbabietola rossa, ragadi anali ed emorroidi.

Le ragadi anali possono verificarsi a seguito di un rapporto, nel caso si siano avuti dei problemi intestinali che hanno portato ad evacuare spesso, dopo il parto, a seguito di sforzi ripetuti. Le emorroidi, invece, sono vene rigonfie all’interno dell’ano che a volte potrebbero anche uscire. In questi casi il sangue che è presente nelle feci è di un rosso acceso.

Quando è di questo colore significa che il sanguinamento è nel tratto finale e quindi, di solito, non rappresenta qualcosa di grave e di irrisolvibile. Il caso in cui bisogna preoccuparsi, invece, riguarda la presenza di sangue scuro o nero. Significa che ha viaggiato di più e che la malattia, l’infezione è più in profondità e più grave.

Come procedere

Nel caso si noti del sangue, come detto anche poco fa, bisogna, in tutti i casi, contattare il medico e spiegare di che colore è il sangue. Sarà lui, poi, a decidere quali passi farvi fare. Il primo, di solito, è una visita proctologica. Dopo un clistere, lo specialista andrà ad analizzare l’ultimo tratto del retto per vedere se ci sono infiammazioni o polipi.

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Nel caso non ci siano sarà utile osservare le sue indicazioni per quanto riguarda l’alimentazione ed eventuali pomate o farmaci da prendere. Nel caso ci sia qualcosa di quel tipo bisognerà fare altri accertamenti, come analisi del sangue, colonscopia e gastroscopia per indagare alla ricerca del problema.

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