Cancro ai polmoni: alcuni alimenti possono favorirne lo sviluppo

Il cancro ai polmoni è fra i tumori più diffusi e di solito c’è di mezzo la cattiva abitudine del fumo come aggravante, altre volte, invece la causa potrebbe risiedere in alcuni alimenti.

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Albero a forma di polmoni (Adobe Stock)

Nonostante la medicina abbia fatto “passi da gigante” negli ultimi anni, purtroppo il cancro è una di quelle malattie che non ha ancora una cura. Ecco perché bisogna puntare tutto sulla prevenzione.

Uno stile di vita sano ed equilibrato è il consiglio migliore che ogni medico potrà darvi. Quindi evitare le cattive abitudini come il fumo e l’alcol e concentratevi su cibi sani e su un’adeguata attività fisica.

Per prevenire questa malattia potrebbe però essere utile tenere in considerazione alcuni recenti studi che hanno individuato all’interno di alcuni cibi e bevande una sostanza chimica che potrebbe essere cancerogena. Cerchiamo di capire di quale sostanza si tratta e quali sono gli alimenti che potrebbero facilitare l’insorgenza del cancro ai polmoni.

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Alimenti da evitare perché possono far insorgere il cancro ai polmoni

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Lastra che evidenzia dei polmoni malati (Adobe Stock)

Il “cancro” è un termine comune che sta a indicare più malattie, caratterizzate tutte dalla proliferazione incontrollata di cellule maligne. Esiste un cancro per ogni parte del corpo “intaccata” e se la malattia non viene curata per tempo c’è il rischio che le cellule maligne si diffondano intaccando altri organi. Come abbiamo visto i fattori di rischio sono tanti ed è necessario conoscerli per prevenire la malattia.

Alcuni di questi però sono poco noti, come ad esempio alcune bevande di colore scuro e cibi dorati. Questi contengono sostanze nocive, come il 4-metilimidazolo, e per questo sono collegati a un maggiore rischio di contrarre la malattia. La Food and Drug Administration (FDA) parla del 4-metilimidazolo (4-MEl) come di un composto chimico che si forma in alcuni cibi e bevande durante il processo di cottura. In particolare durante la cottura di cibi ricchi di aminoacidi e carboidrati, ma anche durante la produzione di sostanze coloranti e di aromi. 

Il 4-metilimidazolo è un colorante artificiale e sottoprodotto del caramello, presente soprattutto nelle bibite gassate. Può inoltre presentarsi anche quando le carni vengono grigliate o arrostite oppure durante la tostatura dei chicchi di caffè. Alcune tracce di questa sostanza sono presenti anche nel caffè, melassa, pane, sughi, salsa di soia, prodotti da forno e alcune birre. Diciamo che la caratteristica che accomuna questi cibi e bevande è il loro colore marroncino. La FDA però specifica che non in tutti questi alimenti le etichette segnalano il 4-metilimidazolo, ecco perché è bene saperli riconoscere.

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Oltre all’interno delle bibite gassate, viste come la principale minaccia, questa sostanza può essere presente anche nelle caramelle e nell’aceto balsamico. Come indicazione l’European Food Safety Authority (EFSA) ha stabilito una dose giornaliera accettabile di tale sostanza, che coincide a 0,3 gr per kg di peso. Purtroppo, però, superare questa soglia è davvero molto facile, ecco perché è necessario dosare il consumo di cibi e bevande dal colore marroncino, come quelli elencati.

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