Ipotiroidismo al femminile, quali sintomi bisogna aspettarsi? Riconoscere i sintomi è fondamentale per una diagnosi precoce
L’ipotiroidismo è una condizione patologica per cui la secrezione degli ormoni, T3 e T4, nello specifico non è sufficiente a livello dei tessuti e nell’intero organismo. Tale patologia può verificarsi sia in età giovanile sia negli adulti: quando la carenza di ormoni è nel bambino o nel ragazzo, l’insufficienza crea gravi problemi di sviluppo sia fisico sia intellettuale. La sintomatica è meno forte negli adulti ma non per questo meno invasiva.
Le cause sono molteplici. La maggior parte delle volte la causa è primitiva, legata cioè alla tiroide stessa. Altre volte può trattarsi di malattie autoimmuni della tiroide, come la sindrome di hashimoto. Anche i livelli di iodio, alterati a causa di una dieta sbagliata, possono influire notevolmente. Anche l’asportazione chirurgica, per curare per esempio un tumore, potrebbe provocare questa condizione.
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Ipotiroidismo, più frequente nelle donne: come riconoscere i sintomi?
Seppure colpisca tutti, si è riscontrata una maggiore frequenza nelle donne, che sembrerebbero più portate a soffrire di ipotiroidismo. La diagnosi è clinica e spesso la cura avviene tramite farmaci: ecco perché è indispensabile una diagnosi precoce. Per far ciò è necessario saper distinguere i sintomi.
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La prima cosa da tenere sotto controllo sono le alterazioni di peso: perdere o prendere peso in maniera repentina, senza che nella nostra vita ci sia un cambiamento reale, potrebbe metterci in guardia. Altri sintomi sono il pallore, il gonfiore attorno agli occhi, l’eccessiva sensibilità al freddo. Al disfunzionamento della tiroide, di solito segue anche un’alterazione del livello di colesterolo nel sangue.
Per una donna specialmente, controllare gli ormoni tiroidei è fondamentale: a questi infatti è legato anche il ciclo mestruale e l’interezza degli ormoni che ne regolano il ciclo fertile.
