Purificarsi con il respiro dallo smog, allontanare lo stress e vivere più tranquillo? Ce lo permette una soprendente tecnica yoga
Vita di tutti giorni in una grande città: ci avvelena. Il nostro corpo accumula tossine che dobbiamo in qualche modo purificare. E quale modo migliore della respirazione? ci viene in soccorso una tecnica direttamente dallo yoga, il kapalbhati. Oggi vedremo come debba essere eseguita e quali benefici può portarci.
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Purificarsi tramite il respiro: cos’è il kapalbhati
Il kapalbhati è una tecnica dello yoga classico anche se meno conosciuto rispetto ad alte pratiche. Consiste in una respirazione naturale che viene poi forzata dalla contrazione dei muscoli addominali durante la fase di espirazione. Tali contrazioni saranno rapide e veloci. Questa tecnica permette di ossigenare il corpo in modo ottimale, di rafforzare la digestione, tonificare la pancia. Trattandosi di respirazione profonda, pur diversa dalla respirazione diaframmatica, ci consente anche di diluire lo stress e sentirci maggiormente in sintonia con il mondo.
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Vediamo adesso come questa tecnica debba essere eseguita: per prima cosa, sedetevi a gambe incrociate, in un luogo che sapete essere tranquillo, dove nessuno verrà a disturbare il vostro esericizio. Poggiate i gomiti sulle ginocchia, ed unite pollice ed indice nella famosa posizione ad “okay” dello yoga. Tenete i palmi delle mani rivolte verso l’alto. Chiudete gli occhi ed assicuratevi che collo, testa e colonna siano lungo la stessa verticale.
Rilassatevi ed iniziate a respirare: inspirate profondamente, poi espirate contraendo i muscoli della pancia. Le contrazioni, come già detto, sono molto veloci. Fate almeno venti respiri in cinque o dieci minuti e ripetete fino a 5 volte al giorno.
