ISEE 2022, il Patronato CAF va pagato oppure no? La risposta

Sono tante le persone che si rivolgono a questo istituto assistenziale per ottenere l’ISEE 2022. Ma è conforme alle regole se il Patronato CAF chiede dei soldi?

ISEE 2022 pagare Patronato CAF
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ISEE 2022, in tanti hanno provveduto o stanno provvedendo ad ottenere il resoconto dei propri redditi recenti, allo scopo di potere usufruire dei diversi bonus ideati dal Governo come misura di sostegno. C’è chi calcola tutto quanto in autonomia e chi si affida a dei professionisti che lavorano appositamente per compiti come questo.

Un commercialista od un patronato CAF possono fare al caso di chi intende ottenere l’ISEE 2022. Che per molti versi è indispensabile ricavare prima che finisca il mese di febbraio. Infatti da marzo parte l’erogazione dei vari sussidi statali.

Ad esempio, l’Assegno unico universale 2022 necessita di una attestazione ISEE 2022 allo scopo di non finire nella fascia dei meno privilegiati, che senza questa documentazione reddituale percepirebbero solamente 50 euro a figlio al mese invece di potere usufruire di un supporto economico ben più elevato.

ISEE 2022, è giusto che il Patronato CAF chieda dei soldi?

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Anche il sito web ufficiale dell’INPS dà la possibilità di potere ricavare la Dichiarazione Sostitutiva Unica dalla quale potere calcolare poi l’ISEE 2022. E così pure Poste Italiane, con entrambi gli enti che rendono possibile fare il tutto direttamente a casa collegandosi ai rispettivi siti web ufficiali, in maniera del tutto gratuita.

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Per potere demandare tutto ad un professionista poi c’è il Patronato CAF. E ci si chiede: ma per ottenere l’ISEE in questo caso occorre pagare o si tratta di un qualcosa che dovrebbe essere allo stesso modo gratis?

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Ebbene, un Patronato CAF non dovrebbe richiedere assolutamente nulla ai cittadini. Ci pensa già l’INPS infatti, di anno in anno, a concordare una cifra a titolo di convenzione per il lavoro fatto. Quindi il CAF è già stato pagato dallo Stato per questo.

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Se un ente simile dovesse chiedervi dei soldi, sappiate che sta inoltrandovi una richiesta non conforme alla legge. Lo specifica proprio l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Anche l’assistenza per la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, la verifica sulla sua conformità ed il rilascio della DSU all’INPS non richiedono alcun pagamento.

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