Bonus Partite Iva, come avere fino a 2500 euro da questa misura

Cosa è incluso all’interno del Bonus Partite Iva e quali sono i requisiti richiesti per poterlo richiedere. I vantaggi inclusi sono tantissimi.

Uomo elegante usa il tablet
Uomo elegante usa il tablet (Pixabay)

Bonus Partite Iva, quali sono le ultime novità? La misura è curata in maniera diretta dal Ministero dello Sviluppo Economico, che sta presiedendo anche allo switch off del digitale terrestre ed alla sempre più capillare diffusione del 5G per la telefonia.

In particolar modo questa situazione può in più di una circostanza interessare chi è compatibile con il percepimento del Bonus Partite Iva per quest’anno. Ci sono diversi incentivi concepiti in particolar modo per chi si mette in proprio e per il lavoro delle aziende di piccone e grandi dimensioni.

Il mese di marzo del 2022 ha segnato il via all’inoltrare le domande allo scopo di ottenere quanto offerto proprio dal Bonus Partite Iva. Un singolo lavoratore autonomo può percepire una cifra compresa tra un minimo di 300 euro ed un massimo di 2500 euro, sotto forma di voucher spendibile.

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Bonus Partite Iva, le tre classi di beneficiari previste nella misura

Tastiera del computer
Tastiera del computer (Pixabay)

La natura del sussidio statale verrà definita anche da quella che è la velocità di connessione a propria disposizione. Per quanto riguarda le imprese, l’ottenimento del Bonus Partite Iva è soggetto alla iscrizione al Registro Elettronico degli Indirizzi (REI).

Dopodiché si viene inseriti in una delle tre fasce concepite, in base agli aspetti riscontrati. E che sono caratterizzate da importi per l’appunto sempre crescenti. Questi i criteri da rispettare:

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Per la fascia A sono previsti 300 euro più ulteriori 500 euro di contributo a copertura delle spese di rilegamento. Questi soldi spettano ad imprese con contratti con il proprio gestore di durata compresa tra i 18 ed i 36 mesi e con velocità di 30 Mbit/s ≤ V ≤ 300 Mbit/s o di 300 Mbit/s ≤ V ≤ Gbit/s.

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Per la fascia B ecco 500 euro per imprese con contratti con il proprio gestore di durata compresa tra i 18 ed i 36 mesi e con velocità richiesta a partire da 300 Mbit/s ≤ V ≤ 1 Gbit/s. Per finire, la fascia C ingloba contratti compresi fra due e tre anni e riserva loro 2mila euro di bonus più 500 euro di copertura di costi di rilegamento, per velocità in download del nuovo contratto che deve essere superiore ad un Gbit/s.

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