Mandarini: proprietà, benefici, varietà, consumo e curiosità

I mandarini, sono gli agrumi più dolci e aromatici che si possono consumare in autunno e in inverno. Conosciamo le caratteristiche di questi frutti.

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Mandarini con buccia e senza (Foto Pixabay)

I mandarini pur essendo molto simili alle arance, allo stesso tempo ci sono molte differenze. Questi deliziosi e colorati frutti vengono raccolti tra i mesi di aprile e ottobre. Il loro periodo migliore per il consumo va invece da novembre a marzo.

Sono in tanti a preferirli, perché piccoli, gustosi, rinfrescanti e si possono portate indietro ovunque, per una deliziosa pausa.

In questo articolo, andremo a parlarvi non solo della loro bontà ma anche delle proprietà, i benefici, le varietà e tante altre informazioni interessanti.

Mandarini: cosa sono

Cominciamo da una curiosità: “Lo sapevate che un albero di mandarini, può produrre fino a 600 frutti all’anno e raggiungere un’altezza compresa tra i due e i quattro metri?” Incredibile vero?

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Mandarini sbucciati (da Pixabay)

Eppure è proprio così, per nostra fortuna è un albero che rende tanto come tanti sono i frutti che ne consumiamo.

Agrumi eccezionali di proprietà e di sapore, come infatti se ne consiglia l’inserimento all’interno di un’alimentazione variata ed equilibrata.

Dal mandarino sono nati tre ibridi molto noti: il mandarancio (ibrido tra mandarino e arancia), le clementine (ibrido tra il mandarino e il mandarancio) e il mapo (ibrido tra un pompelmo e un mandarino).

Mentre lo stesso mandarino è considerato una specie “pura”, mentre tutti gli altri agrumi sono frutto di vari incroci botanici.

Benefici e proprietà

I mandarini sono un prodotto naturale con un gran numero di benefici, ossia:

  • contengono una grande quantità di vitamine e minerali come: magnesio, calcio, proteine, fibre e vitamine C, A e B3. Come infatti, possono contribuire a proteggerci da disturbi tipici di stagione, come il raffreddore;
  • favoriscono il sonno grazie all’alto contenuto di bromo;
  • aiutano la digestione dei grassi, l’eliminazione delle tossine e collaborano alla guarigione delle ferite e alla formazione dello smalto dei denti;
  • sono benefici anche per la qualità e la salute della nostra pelle, capelli, unghie, mucose respiratorie e occhi;
  • consentono una riduzione del rischio di cancro all’apparato digerente, sia del rischio di ictus;
  • contengono zuccheri naturali che aiutano a placare la sensazione di ansia;
  • abbassano il livello di colesterolo nel sangue;
  • favoriscono la diuresi e contrastano la ritenzione idrica.

Questo perché sono costituiti principalmente da acqua, che li rende una valida bevanda da consumare soprattutto dopo l’attività fisica.

Valori nutrizionali

Ogni 100 grammi di mandarini, si ha un apporto calorico di circa 72 calorie. La stessa quantità contiene i seguenti macronutrienti:

  • Acqua: 81,4 g
  • Proteine: 0,9 g
  • Lipidi TOT: 0,3 g
  • Colesterolo: 0,0 mg
  • Carboidrati TOT: 17,6 g
  • Zuccheri solubili: 17,6 g
  • Fibra alimentare: 1,7 g (di cui Solubile 0,67 g; di cui Insolubile 1,03 g)
  • Sodio: 1,0 mg
  • Potassio: 210,0 mg
  • Ferro: 0,3 mg
  • Calcio: 32,0 mg
  • Fosforo: 19,0 mg
  • Tiamina o vit B1: 0,08 mg
  • Riboflavina o vit B2: 0,07mg
  • Niacina o vit PP: 0,30 mg
  • Vitamina A: 18,0 µg
  • Vitamina C: 42,0 mg

Consumo, dieta e ricette

I mandarini maggiormente si consumano freschi, dopo averli sbucciati e divisi a spicchi. Nel periodo invernale, si consiglia l’assunzione di 1 o 2 porzioni di mandarini al giorno, pari a circa 2 o 3 frutti.

Consumati da soli oppure in una macedonia, spremuti per ottenere un ottimo succo di frutta fresco oppure inseriti in un frullato, fanno sempre la differenza per il sapore e la freschezza che rilasciano.

Il loro succo può essere anche utilizzato nella preparazione di ghiaccioli, gelatine naturali o granite. Inoltre, rappresentano un’ottima guarnizione nella preparazione di dolci come: torte, crostate o pasticcini e anche liquori.

Per non parlare dell’utilità delle bucce di questi frutti. In ambito cosmetico, con la buccia di mandarini si ottengono macerati oleosi da applicare sulla pelle, soprattutto per effettuare massaggi tonificanti nella zona delle gambe.

Inoltre sempre dalle bucce viene estratto un olio essenziale impiegato per la preparazione di prodotti adatti a contrastare la cellulite, ad eseguire massaggi e a combattere la ritenzione idrica.

E non finisce qui, sempre con l’utilizzo delle bucce è possibile realizzare profumati pot-pourri fai-da-te, accompagnati da fiori secchi e dalle scorze essiccate di altri agrumi.

Varietà

Chi ama questi deliziosi frutti arancioni, sa benissimo che esistono numerose varietà presenti in tutta Europa, tra di esse vi sono le seguenti:

  • King: Il mandarino King è giunto in Europa alla fine dell’Ottocento. Si tratta di una pianta di origine cinese, i suoi frutti hanno una grandezza media, sono avvolti da una buccia sottile e sono molto succosi.
  • Tangerino: prende il nome del porto di Tangeri, in Marocco e poi approda anche in Europa. La forma dei frutti è rotonda e ricorda quella di un’arancia, ma le dimensioni rispetto ad essa sono minori. La buccia è di colore arancione, tendente al rosso.
  • Cinese: si divide in due specie, il Nagami, che presenta frutti piccoli e di forma ovale, e il Nerumi, con frutti sferici sempre di piccole dimensioni. La caratteristica è che entrambi hanno la buccia molto sottile e perciò commestibile, si possono mangiare senza sbucciarli.
  • Cleopatra: provengono dall’India, sono di sapore molto gradevole ma particolarmente ricchi di semi. La sua buccia non è perfettamente aderente alla polpa ed è utilizzato sia a scopo alimentare che ornamentale.

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Controindicazioni

Per fortuna, non esistono particolari effetti collaterali legati al consumo dei mandarini. Naturalmente, tranne in caso di allergie o intolleranze a questo agrume.

È, comunque, sempre opportuno chiedere il parere al proprio medico, in particolare se soffrite di diabete o sovrappeso poiché si tratta di frutti ricchi di fruttosio.

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