Pensioni 2022, come avere accesso in anticipo ed altre situazioni

Gli aggiornamenti sulle pensioni 2022. Quali sono i requisiti previsti per lasciare il lavoro in anticipo e tutti gli altri parametri da rispettare.

Coniugi anziani si tengono per mani
Coniugi anziani si tengono per mani (Pixabay)

Pensioni 2022, ci sono diversi formati ai quali l’INPS provvede direttamente con un assegno mensile, nel caso di comprovata compatibilità con la misura di destinazione. Abbiamo ad esempio le pensioni 2022 relative all’invalidità civile o quella di anzianità, consueta e più diffusa.

È anche possibile accedere alle pensioni 2022 anticipate. Fanno la differenza la gestione previdenziale di riferimento ed ovviamente l’età sia anagrafica che contributiva. Vige ad esempio, per i lavoratori che entro il 31 dicembre 2022 riescono a raggiungere la quota stabilita, la cosiddetta Quota 102.

Si tratta della possibilità di accedere alla pensione anticipata con una età di minimo 64 anni e con un cumulo di contributi che deve partire da 38 anni. Infatti 64 sommato a 38 ci dà per l’appunto quota 102. Sempre riguardo alla pensione anticipata, per il suo accesso sono previsti alcuni parametri ben precisi.

Ad esempio contributi versati per 42 anni e 10 mesi (con anche tre mesi aggiuntivi ulteriori in finestra, n.d.r.) con contributi maturati antro il 31 dicembre 1995 danno diritto ad avere accesso già a 64 anni alla pensione anticipata contributiva.

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Pensioni 2022, news e paletti da rispettare

Coppia anziana conta dei soldi
Coppia anziana conta dei soldi (Pixabay)

Poi ci sono altri lavoratori, cosiddetti precoci, che già con 41 anni di contributi possono a loro volta avere il diritto ad ottenere la pensione anticipata. Riguardo alla pensione consueta, la si ottiene con 67 anni di età e con 20 di contributi, ma se quest’ultimi non risultano attivi al 31 dicembre 1995 si può avere tale trattamento soltanto con un importo che raggiunga l’assegno sociale di una volta e mezza.

C’è anche il diritto ad avere un anticipo sulla pensione nel caso di condizioni di salute gravi riconosciute, a partire dall’80% e previa verifica da parte dell’INPS con una apposita visita medica. Le disabilità riguardano sia il fisico che situazioni psichiche o neurodegenerative e coinvolgono spesso dei fondi speciali.

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E per finire, un discorso lo meritano anche le categorie dei lavoratori impegnati in occupazioni usuranti o che si svolgono di notte. In questi casi è richiesta una età minima di almeno 61 anni e 7 mesi con l’aggiunta di contributi versati per almeno 35 anni.

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Altre informazioni possono essere recepite poi per ulteriori situazioni come ad esempio Opzione Donna e la Naspi, dal sito web ufficiale dell’INPS o presso un patronato CAF che saprà darci tutte le risposte che cerchiamo.

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