“Natale con i tuoi ma Pasqua con chi vuoi”: alle origini di un modo di dire

Natale con i tuoi ma Pasqua con chi vuoi: alle origini di un detto, caro ai nostri nonni ma che conosciamo anche noi per primi

Pasqua con chi vuoi Natale con i tuoi

Quante volte, detto da i nostri nonni, dai nostri genitori e, perché no, anche da noi, abbiamo sentito il detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.” Ovviamente il senso generale lo conosciamo, è facilmente percepibile. Ma da dove viene questo detto?

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“Natale con i tuoi ma Pasqua con chi vuoi” , alle origini di un modo di dire

Pasqua con chi vuoi Natale con i tuoi

Poche volte ci chiediamo da dove vengano i modi di dire, dandoli quasi per scontato, come istituzioni ferme e immobili per come sono. Un modo di dire è però nato in un dato momento e contesto che lo rendeva comprensibile  e poi si è fossilizzato nell’uso. Motivo per cui oggi noi ne sappiamo il senso generale, ma non ne capiamo il contesto. Oggi spiegheremo proprio uno di questi modi di dire, “Natale con i tuoi ma Pasqua con chi vuoi.”

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L’origine di questo detto risalirebbe al secolo scorso, quando la famiglia era il centro nevralgico della vita di un individuo. La famiglia aveva un valore quasi sacrale, molto di più di quanto non sia sentito oggi. Si aveva l’idea che alla propria famiglia si dovesse un rispetto che trascendesse anche le stesse necessità dell’individuo. Le feste religiose, come il Natale e la Pasqua, si doveva necessariamente passarle in famiglia, separandosi magari dal fidanzato o dalla fidanzata. Successivamente, col mutare dei tempi, e prima di arrivare alla situazione attuale dove la famiglia non è sentita come allora, o perlomeno si percepisce in modo diverso, si arrivò ad un compromesso. A quel punto rimaneva l’obbligo del Natale in famiglia, ma si svicolava la Pasqua che quindi era trascorribile anche lontano dal nucleo familiare.

Un’altra possibile spiegazione del modo di dire si rifà al tempo: da una parte a Natale fa freddo, quindi si è più tentati di rimanere a casa, a Pasqua, con l’arrivo della primavera più facilmente si ha l’umore di spostarsi.

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